Low whistle: differenze tra le versioni

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Il suono del low whistle è caldo, vibrante e armonioso, particolarmente soggetto alle variazioni determinate da materiali e tecniche di costruzione. I più comuni vengono realizzati in alluminio, con tecniche spesso artigianali o semiartigianali ma ne esistono anche in polimero, materiale "povero" ma particolarmente adatto ad enfatizzare le tonalità basse dello strumento, in ABS, in legno e altri materiali. La sua intrinseca semplicità permette anche realizzazioni casalinghe e non sono rari appassionati del fai-da-te che hanno costruito strumenti di qualità sorprendente.
 
Il low whistle è uno strumento a chiave fissa e viene quindi realizzato, al pari del "fratello minore" in varie tonalità: la più diffusa e utilizzata è quella di Re ma se ne producono anche in Sol, Do, Do#,Fa, Fa#, Mi, Mib (in alcuni rari casi si sono prodotti anche low whistle in Sib sotto il Do "basso", al centro del pianoforte). Generalmente si parla di tin whistle se la nota più bassa che lo strumento può emettere si trova tra il La "mezzano" (il primo sopra il Re basso) e il Sol "piccolo", e di low whistle se la stessa è inclusa nell'intervallo Do "basso"-Lab "mezzano" (o addirittura al di sotto di esso). Si può però trovare l'espressione "alto whistle" o "mezzo whistle" se la nota più bassa che lo strumento può emettere è inclusa nell'intervallo Fa "basso"-La "mezzano".
 
Alcune aziende, considerata la costante richiesta di un "range" completo producono ormai "whistles" in tutte le tonalità, spaziando dal Sol "piccolo" fino al Do "basso": l'americana "Susato" è un ottimo esempio, e realizza strumenti in ABS di livello intermedio abbastanza apprezzati per le doti sonore, l'affidabilità e la robustezza.