→Emissioni in atmosfera e nelle acque: riformulo e tolgo "quota componente rinnovabile" che dovrebbe essere uguale fra inc e disc quindi ininfluente nel confronto
Gli inceneritori mediamente emettono CO<sub>2</sub> al camino in misura di circa 1400 kg per tonnellata di rifiuti <ref>[http://www.provincia.torino.it/ambiente/file-storage/download/ato_r/pdf/studio_termovalorizzatore.pdf Studio per il termovalorizzatore del Gerbido], p. 50. Il rapporto è superiore all'1:1 in quanto evidentemente ogni atomo di carbonio si lega a due di ossigeno.</ref>, contro i 428 di una centrale termoelettrica. Per una valutazione completa dell'influenza sulle emissioni globali di anidride carbonica bisognerebbe tuttavia considerare la tipologia di rifiuti (organici o no) e le altre possibili forme di smaltimento dei rifiuti residui, le quali possono provocare maggiori emissioni, ad esempio se comportano lunghi viaggi («turismo dei rifiuti»).<ref name=toz/>
Secondo alcune stime gli inceneritori contribuisconocontribuirebbero alla riduzione delle emissioni di gas serra;sein siquanto consideraeviterebbero l'anidridela carbonicafermentazione assorbitadel inmateriale origineorganico dallaqualora componentequesto rinnovabilefosse (910depositato kg/t),tal equale inoltrein quelladiscarica. E' infatti noto che sarebbeil statamateriale emessaorganico producendofermentando energiaproduce conmetano, un'emissionemediagas diserra anidridemolto carbonicadannoso (554se kg/t),liberato siin haatmosfera: unla piccoloquantità guadagno.di Leco2 discaricheequivalente sonosarebbe menodi efficienti1181 nellakg conversioneper dellatonnellata componentedi organica inrifiuti. energiaPertanto, e se il metano prodottonon neiviene processirecuperato die/o fermentazionenon (1181si kgpre-fermenta eq./t)in nonambienete viene recuperatochiuso il bilanciorifiuto, puòl'incenerimento aggravarsiprodurrebbe finocomplessivamente a diventare pesantementemeno negativoco2.<ref>[http://www.provincia.torino.it/ambiente/file-storage/download/ato_r/pdf/studio_termovalorizzatore.pdf Studio per il termovalorizzatore del Gerbido], p. 50. Ovviamente, anche fissando i presupposti, sono molto variabili a seconda della tipologia di inceneritore e di rifiuto considerati, della produzione di CO<sub>2</sub> media usata per calcolare le emissioni evitate, ecc.</ref> D'altro canto, altri impianti – come le discariche controllate e gli impianti di compostaggio o di precompostaggio con produzione di gas di sintesi – possono essere più efficienti nel recuperare la frazione rinnovabile (l'uso di composto nei campi può essere considerato una forma di sequestro della CO<sub>2</sub>) e nel "catturare" il metano, fermo restando che per il materiale non rinnovabile il riciclaggio è sempre la soluzione migliore.