Cardinal nipote: differenze tra le versioni
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[[Papa Gregorio XIV]] ([[1590]]-[[1591]]) inaugurò la pratica di creare cardinali nipoti la cui investitura formale coincideva ''de facto'' con la nomina, separandola così dalla prassi ordinaria seguita per gli altri cardinali<ref name="s144"/>, e, quando si ammalò, autorizzò suo nipote, il cardinale [[Paolo Emilio Sfondrati]], ad apporre il ''[[Fiat ut petitur]]'' sulle suppliche rivolte al papa, una prerogativa che fu successivamente tolta su pressione del Sacro Collegio<ref>Tizon-Germe, Anne-Cécile, Levillain (a cura di), "Gregory XIV", 2002, p. 666.</ref>. Paolo V, con ''[[motu proprio]]'' del 30 aprile [[1618]], conferì formalmente al suo cardinal nipote la stessa autorità di cui [[papa Clemente VIII]] aveva investito [[Pietro Aldobrandini]], inaugurando quella che la storica Laurain-Portemer definisce "l'età classica" del [[nepotismo]]<ref>Signorotto e Visceglia, 2002, pp. 144–145.</ref>.
[[File:Medallion Ludovico Ludovisi Sant Ignazio.jpg|thumb|Medaglione con il ritratto del cardinale [[Ludovico Ludovisi]], dettaglio dalla tomba di suo zio, [[papa Gregorio XV]], nella [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio|chiesa di Sant'Ignazio]], a [[Roma]]: Ludovisi, per l'enorme potere che aveva finito per acquisire, era noto come ''il cardinale padrone''.]]
Il nipote di [[papa Gregorio XV]] ([[1621]]-[[1623]]), il cardinale [[Ludovico Ludovisi]], il primo noto come ''
{{citazione|Come Fabio Chigi, avevo una famiglia. Come [[papa Alessandro VII|Alessandro VII]] non più. Non troverete il mio nome da nessuna parte nei registri di battesimo di [[Siena]].|[[Papa Alessandro VII]], nel [[1655]]; nel [[1657]] nominò due cardinali nipoti.<ref name="c305"/>}}
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