Strade romane: differenze tra le versioni

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==Viaggiare su una strada==
===Le pietre miliari===
Già prima del 250 a.C. per la Viavia Appia e dopo il 124 a.C. per la maggior parte delle altre, le strade romane erano divise in miglia, numerate dalle [[pietra miliare|pietre miliari]]. La moderna parola "miglio" deriva infatti dal latino ''milia passuum'', cioè "mille passi", che corrispondono a circa 1480 metri. La pietra miliare, o ''miliarum'' era una colonna circolare su di una solida base rettangolare, infissa nel terreno per oltre 60 cm., alta 1,50 m, con 50 cm di diametro e del peso di oltre 2 tonnellate. Alla base recava scritto il numero di miglio della strada su cui si trovava. All'altezza dello sguardo del viaggiatore si trovava inoltre un pannello con indicata la distanza dal Foro di Roma e altre informazioni sugli ufficiali che avevano costruito o riparato la strada, e quando. Le pietre miliari sono preziosi documenti storici. Le loro iscrizioni sono raccolte nel volume XVII del Corpus Inscriptionum Latinarum.
 
I romani avevano una spiccata preferenza per la standardizzazione, ove possibile, e Augusto, dopo essere divenuto Commissario permanente alle strade del 20 a.C., piazzò il [[Miliario aureo|Miliarum aureum]] (la pietra miliare aurea) nel foro a Roma, accanto al tempio di Saturno. Si considerava che tutte le strade iniziassero da questo monumento in bronzo. Su di esso erano riportata la lista delle maggiori città dell'Impero, e le loro distanze da Roma. Costantino lo chiamò ''Umbilicus Romae'' (ombelico di Roma).
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Anche i privati viaggiatori avevano bisogno di riposo, e in alcuni punti lungo la strada nacque un sistema privato di ''cauponae'', una sorta di aree di servizio spesso vicine alle ''mansiones''. La funzione era la stessa, ma la loro reputazione era inferiore, perché frequentate anche da ladri e prostitute. Questo è stato ricostruito dai graffiti rinvenuti nelle loro rovine.
 
I nobili avevano però bisogno di qualcosa di meglio per le loro soste. Nei tempi antichi le case vicine alla strada dovevano offrire ospitalità per legge, e questo probabilmente originò le ''tabernae''. Il termine non significava "taverne", ma piuttosto "ostelli". Con lo sviluppo di Roma crebbero anche le ''tabernae'', che divennero più lussuose e che si guadagnarono una buona o cattiva reputazione a seconda del loro livello. Uno degli ostelli migliori era la Tabernae Caediciae a Sinuessa, sulla Viavia Appia. Aveva un grande magazzino con otri di vino, formaggio e prosciutti. Molte città attuali si sono sviluppate attorno alle tabernae, come Rheinzabern nel Rheinland ([[Germania]]), e Saverne in [[Alsazia]] ([[Francia]]). In questi due casi rimane nel nome della città una chiara derivazione dalla parola ''taberna''.
 
Un terzo sistema di "stazioni di servizio" funzionava per veicoli e animali: le ''mutationes'' (stazioni di cambio). Si trovavano a intervalli di 12-18 miglia. Qui si potevano comprare i servizi di carrettieri, maniscalchi e di ''equarii medici'', cioè veterinari specializzati nella cura del cavallo. Usando queste stazioni per una staffetta di carri, l'imperatore Tiberio riuscì a coprire 500 miglia in sole 24 ore, per accorrere al capezzale del fratello Drusus Germanicus, morente di cancrena per i postumi di una caduta da cavallo.
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===[[Francia]]===
*[[Via Aquitania]], da [[Narbona]], dove si congiungeva alla Viavia Domizia, all'[[Oceano Atlantico]], attraverso [[Tolosa]] e [[Bordeaux]],
*[[Via Domizia]] ([[118 a.C.]]), da [[Nimes]] ai [[Pirenei]], dove si univa alla [[Via Augusta]] al [[Col de Panissars]].
 
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===[[Spagna]]===
* [[Iter ab Emerita Asturicam]], da [[Siviglia]] a [[Gijón]].
* [[Via Augusta]], da [[Cadice]] ai [[Pirenei]], dove si unisce alla Viavia Domizia al Col de Panissars. Passa attraverso [[Valencia]] e [[Barcellona]].
 
===[[Regno Unito]]===