Automotrice: differenze tra le versioni
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Le automotrici vennero inizialmente progettate e realizzate soprattutto per risolvere una serie di problemi che affliggevano l'esercizio delle linee secondarie: il [[bilancio]] economico sempre più deficitario e la eccessiva lentezza dei [[treno|treni]] composti di materiale ordinario e [[locomotiva a vapore]] nelle tratte con molte fermate, cose che le rendevano sempre meno competitive rispetto al crescente [[trasporto su strada|traffico su strada]].
Le prime realizzazioni furono simili ai [[tram|veicoli tranviari]] all'alba del [[XX secolo]]; in vari stati europei ove esistevano fabbriche di materiale motore vennero realizzate sia automotrici a [[motore a vapore|vapore]] che con [[motore elettrico|motori elettrici]] a [[corrente continua]], alimentati da [[Linea elettrica|linea aerea]], [[terza rotaia]] o [[pila (elettrotecnica)|accumulatori]].
Agli inizi degli [[anni 1910|anni dieci]] furono realizzati i primi rotabili dotati di un [[motore endotermico]] il più delle volte a [[benzina]] e a [[ciclo Otto]]. Si trattava tuttavia di veri e propri [[autobus]] su [[rotaia]], [[cambio (meccanica)|cambio]] e [[Freno|freni]] di tipo [[Automobile|automobilistico]], di scarsa potenza che presentarono però molti inconvenienti, fra cui l'alto consumo di carburante e l'elevato rischio di incendio. Vennero realizzati in Ungheria anche rotabili con tale impostazione ma muniti di trasmissione elettrica usati a partire dal [[1903]] sulle linee ferroviarie della compagnia ungherese ACsEV.
Che il problema di un mezzo di trazione leggero ed economico fosse molto sentito dagli esercenti ferroviari e che non fosse solo italiano lo dimostra l'interesse suscitato nel [[1925]] dall'esposizione dei rotabili ferroviari di [[Seddin (Seddiner See)|Seddin]], presso [[Berlino]], dove tra l'altro si concretizzò la decisione delle [[Ferrovie dello Stato]] di ordinare e sperimentare le [[automotrici DWK]] ivi esposte.
[[File:ALn56 Fiat.jpg|thumb|right|Una ''Littorina'' della FCE restaurata]]
Nel [[1934]] la [[Fiat Ferroviaria]] consegnò alle [[Ferrovie dello Stato]] italiane le prime automotrici con [[motore Diesel]], dopo che l'anno prima aveva fornito una serie denominata Auto 48 (riclassificata in seguito [[Automotrice FS ALb 48|ALb 48]]); previa un'accurata campagna di stampa effettuata dal [[quotidiano|giornale]] "[[Il Popolo d'Italia]]", a fine ottobre del [[1933]] viene coniato e diffuso il termine ''Littorina'' che accompagnerà a lungo nel gergo popolare anche altri tipi di automotrice.
[[File:FS ALn 556.jpg|thumb|right|La [[Automotrice ALn 556|ALn 556]] [[Breda (azienda)|Breda]], uno dei mezzi leggeri a trazione termica più caratteristici del parco rotabili FS]]
Le automotrici ovunque produssero incrementi, a volte incredibili, di traffico viaggiatori perché dimezzavano le percorrenze in molti casi e avevano in genere un [[comfort]] più elevato rispetto alle vecchie carrozze a due assi e terrazzini di uso generale.
Nel settore delle automotrici [[elettricità|elettriche]] lo sviluppo è stato maggiormente precoce; già a partire dagli [[anni 1920|anni venti]] molte ferrovie secondarie private e pubbliche avevano adottato vari tipi di ''elettromotrici'' per economizzare sulla gestione
Gli [[Anni 1940|anni quaranta]] hanno visto nascere molti progetti innovativi nel campo della trazione termica che spesso hanno visto la luce nell'immediato Dopoguerra; sono così nate automotrici sempre più capienti e prestanti.
Le ultime evoluzioni del concetto di automotrice, sempre più confortevoli e accessoriate, hanno visto nascere composizioni binate o a tre elementi
==Le automotrici elettriche==
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