Il camaleonte (Čechov): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Trama
Storia
Riga 33:
 
== Trama ==
L'[[Ispettore#Forze di polizia|ispettore di polizia]] Očumelov attraversa la piazza del mercato, seguito da una guardia, quando si odono delle urla: un tale, l'orefice Chrûkin, sta inseguendo ilun cane[[cucciolo]] di [[levriero]] che poco prima lo ha morso. Očumelov accorre e interroga i testimoni per sapere chi siaidentificare il proprietario cane: èessendo vietato lasciare i cani senza [[guinzaglio]] e senza [[museruola]], in questo caso il proprietario del cane, oltre a risarcire l'orefice, dovrà pagare una multa salata.
 
Uno dei testimoni riferisce che si tratta del cane del generale Žigalov. Očumelov cambia ilallora sensola direzione delle indagini: non è possibile che un cagnolino così piccolo abbia morso un omone alto e grosso come l'orefice; quest'ultimo si è certamente ferito da solo e cerca di dare la colpa a un piccolo animale innocente. Un astante dice di aver visto l'orefice schiacciare la punta di un sigaro acceso sul muso del cane prima del morso.
 
Un altro astante afferma però che il generale Žigalov ha solo [[cane da ferma|cani da punta]] e di razza; ilOčumelov caneconcorda che haquel morso Chrûkincane non è certamente di razza. Questie argomenti spingono Očumelov aoccorre riprendere nuovamente le indagini per ricercarericercarne il padrone del cane a tutela dell'orefice. Viene interrogato Prochor, il cuoco del gen. Žigalov e conferma che il cane non certamente di proprietà del generale. L'ispettore Očumelov ritornasi arafforza nel proposito di difendere Chrûkin pronunciandoe pronuncia ad alta voce minacce contro il proprietario del levriero. Il cuoco Prochor tuttavia dichiara che il cane, pur non essendo di proprietà del general Žigalov, è di proprietà di Vladimir Ivanyč Žigalov, il fratello del generale, funzionario la cui importanza è nota all'ispettore, giunto da poco in città. ConosciutaSaputo finalmente lail proprietànome del proprietario del cane, Očumelov chiude l'indagine.: Ilil cagnolino è simpatico e innocuo., Ilil malcapitatocolpevole è Chrûkin, diil cui la folla ride,quale viene perfino minacciato dall'ispettore diOčumelov polizia(«Avrai a fare i conti con me!») fra le risate della folla.
 
== Storia ==
''Il camaleonte'' fu pubblicato per la prima volta sul numero 36 (8 settembre) del [[1884]], pp. 3-4 del settimanale umoristico e letterario ''[[Oskolki]]'' ({{Russo|Осколки|Oskolki}}, in lingua italiana: ''Frammenti'' o ''Schegge'') diretto da [[Nikolaj Aleksandrovič Lejkin]]. Čechov utilizzò lo [[pseudonimo]] di ''A. Čechontè''; il racconto aveva il sottotitolo "Scena". ''Il camaleonte'' fu poi inserito da Čechov nel 1886 nella raccolta intitolata "''Racconti variopinti''". Infine fu pubblicato nell'edizione delle Opere di Čechov dell'editore [[Adolf Marks|A. F. Marks]] (''Polnoe sobranie sočinenij A.P. Čechov'', Sankt-Peterburg: Izdanie A. F. Marksa, 1899, Vol. III (Racconti umoristici 1883-84)<ref>Anton Čechov, ''Polnoe sobranie sočinenij i pisem v 30 tomah'' (Opere complete e lettere in 30 volumi), Volume V "Rasskazy, ûmoreski", Mosca: Nauka, 1977.</ref><ref>{{ru}} [https://ru.wikisource.org/wiki/Хамелеон (Чехов) Wikisource on-line]</ref>. Il racconto è giustamente famoso e molto popolare. ''Il camaleonte'' era, assieme a ''[[Dušečka]]'', il racconto preferito di [[Stalin]]<ref>Angela Feo, ''Stalin'', Milano: Alpha Test, 2009, p. 63, ISBN 978-88-483-1019-2 ([https://books.google.it/books?id=kBHPN95_MxAC&pg=PA63 Google libri])</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==