Ford Escort: differenze tra le versioni

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Nel [[1980]] venne lanciata sul mercato la 3ª serie della Ford Escort. Si trattava, questa volta, di un modello completamente nuovo e rivoluzionato sia nella meccanica che nell'estetica, al punto che, con le serie precedenti, condivideva solo il nome. Originariamente, però, non doveva condividere neanche quello: era previsto che si chiamasse "Erika". La Ford non utilizzò poi per la produzione di serie questo nome, visto che era stato già registrato da un altro costruttore. Nel [[1981]] la Escort terza serie si aggiudicò il premio [[Auto dell'anno]].
 
La trazione passò alle [[trazione anteriore|ruote anteriori]], il [[cambio (meccanica)|cambio]] era a 4 o 5 rapporti, i motori, con albero a camme laterale e aste + bilancieri (il {{m|1117 cc|c|m3}}), e con albero a camme in testa (il 12971 297 cm³ e il {{m|1597 cc|c|m3}}) vennero montati trasversalmente, mentre il retrotreno prendeva la geometria a ruote indipendenti. Esteticamente la "mk3" presentava una nuova, originale e riuscita linea a due volumi e mezzo (uno dei primi esempi di applicazione di questo tipo di carrozzeria) con portellone posteriore, molto abitabile e pratica. Era disponibile sia nella versione a 3 porte che in quella a 5 porte. Pochi mesi dopo il debutto della berlina venne lanciata la Station Wagon, questa volta con carrozzeria a 3 e 5 porte. La versione a tre volumi, introdotta nel 1983, venne venduta come un modello a parte, la [[Ford Orion]].
 
Le nuove Escort potevano contare, sul mercato italiano, inizialmente, su 3 propulsori: OHC a benzina (1117 cm³ da 55 cv), e CVH, ovvero Compound Valve Hemisferical (1297 cm³ da 69 cv e 1597 cm³ da 79 cv); per il mercato tedesco, anche il motore 1117 era del tipo CVH, sempre con 55 cv. Quattro gli allestimenti (base, L, GL, Ghia) e 3 tipi di carrozzeria. La gamma italiana comprendeva: