Arsinoe II: differenze tra le versioni
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| immagine = ArsinoeII.jpg
| legenda = Ritratto monetale di Arsinoe II ([[Metropolitan Museum of Art]], New York)
| regno = [[299 a.C.]] – [[280 a.C.]] (Regina di Tracia)<br />[[288 a.C.]] – [[280 a.C.]] (Regina di Macedonia)<br />[[275 a.C.]] – [[268 a.C.]]
| altrititoli =
| predecessore =
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| luogo di nascita = [[Menfi (Egitto)|Menfi]] o [[Alessandria d'Egitto]]
| GiornoMeseMorte =
| data di morte = [[268 a.C.
| luogo di morte = [[Alessandria d'Egitto]]
}}
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|AnnoNascita = [[316 a.C.]] circa
|LuogoMorte = Alessandria d'Egitto
|GiornoMeseMorte = luglio
|AnnoMorte =
|Epoca = III a.C.
|Attività = regina
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Il ''[[Papiro di Milano]]'', scoperto nel 1992, testimonia che la regina vinse tre gare [[Giochi olimpici antichi|olimpiche]] di [[Corsa dei carri#I Giochi Olimpici|corsa dei carri]], probabilmente nel [[272 a.C.]]
Dopo la sua morte, avvenuta nel luglio del [[268 a.C.]]
== Biografia ==
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==== Morte e culto ====
[[File:Museo Gregoriano 030.jpg|thumb|sinistra|Statue di Arsinoe (in primo piano) e di [[Tolomeo II]]. [[Museo gregoriano egizio]], Città del Vaticano.]]
La data della morte di Arsinoe non è nota con precisione. Secondo la "stele di Mendes", che attribuisce ad Arsinoe il rarissimo titolo di "regina dell'alto e del basso Egitto",<ref name=B125/> Arsinoe morì nel quindicesimo anno del regno di Tolomeo II, ovvero nel [[270 a.C.]], mentre secondo la "stele di [[Pitom]]" era ancora viva nel sedicesimo anno.<ref name=McJecnie>{{cita|McJecnie|pag. 68}}.</ref> McKechnie ipotizza che la prima stele si riferisca al quindicesimo anno di regno a partire dalla morte del padre Tolomeo I e quindi all'inizio del regno di Tolomeo II da solo (268 a.C.), mentre la seconda riguardi il sedicesimo anno a partire dall'associazione del marito di Arsinoe come co-regnante di Tolomeo I (269 a.C.).<ref name=McJecnie/> In tal caso, la data di morte di Arsinoe sarebbe stata nel luglio del [[268 a.C.]],<ref name=C104>{{cita|Donnelly Carney|pag. 104}}.</ref><ref>{{cita|McKechnie, Guillaume|pagg. 68, 71}}.</ref> ovvero lo stesso anno del decreto di Cremonide.<ref name=C92/>
Il [[giambo]] XVI di [[Callimaco]] ({{lang-grc|Ἐκθέωσις Ἀρσινόης|Ektheosis Arsinoes}}, ''Apoteosi di Arsinoe''),<ref name=Callimaco>{{cita|Callimaco, ''Apoteosi di Arsinoe'' (Giambo XVI)|228 Pf|Callimaco}}.</ref> è l'unica testimonianza che abbiamo sui funerali di Arsinoe. I versi, purtroppo frammentari, di questa poesia, testimoniano che la regina non fu imbalsamata ed inumata come prescritto dalla religione egizia, ma fu bruciata secondo l'uso macedone su una pira funeraria, accesa dallo stesso marito. Nella sua poesia, Callimaco immagina che Filotera, la sorella già scomparsa della regina, scorga dal cielo il fuoco della pira e tema che la città di Alessandria stia andando a fuoco.<ref name=C104/>
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* 272 a.C. circa - Arsinoe ispeziona, assieme al marito, le truppe egiziane ad [[Pitom|Heroonpolis]] durante la [[prima guerra siriaca]].
* 272 a.C. - Arsinoe vince tre gare di [[corsa dei carri]] alle [[antichi giochi olimpici|olimpiadi]].
* 268 a.C. - Decreto di [[Cremonide]], testimonianza della partecipazione politica di Arsinoe alla preparazione della [[guerra cremonidea]].
▲* 268 a.C. circa - Arsinoe muore ad Alessandria. Tolomeo ne stabilisce il culto.
* 258 a.C. - [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], unico figlio sopravvissuto di Arsinoe, viene inviato da Tolomeo II a [[Telmesso]], in [[Licia]].
* 246 a.C. - Morte di Tolomeo II. Gli succede [[Tolomeo III]].
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* {{cita libro|autore=R. A. Hazzard|titolo=Imagination of a Monarchy: Studies in Ptolemaic Propaganda|anno=2000|editore=University of Toronto Press|lingua=inglese|cid=Hazzard}}
* {{cita libro|autore=C.H. Marcudy|titolo=A Study of Woman-Power in Macedonia, Seleucid Syria and Ptolemaic Egypt|editore=Oxford University Press|anno=1932|lingua=inglese|cid=Marcudy}}
* {{Cita libro|autore=Paul McKechnie, Philippe Guillaume|titolo=Ptolemy II Philadelphus and his World|editore=BRILL|anno=2008|isbn=9789047424208|cid=McKechnie, Guillaume}}
* {{cita libro|autore=Sarah B. Pomeroy|titolo=Spartan women|editore=Oxford University Press|anno=2002|isbn=0-19-513066-9|lingua=inglese|cid=Pomeroy}}
* {{cita libro|autore=[[Felix Jacoby]]|titolo=[[Die Fragmente der griechischen Historiker]]|città=Berlino, Leida|anno=1923|lingua=tedesco|cid=FGrHist}}
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