Kata: differenze tra le versioni

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L'esercizio del Kata, quindi della "forma rituale" non si pratica solo nelle discipline marziali, ma in tutte quelle forme d'arte che abbiano come fine il [[Dō]] (道), la "via":
ad esempio [[Shodo]] (calligrafia), kado[[Ikebana]], anticamente Kado (composizione floreale) e [[Chado]] (cerimonia del [[tè]]). In tutte queste discipline ci si propone di fondere, attraverso la [[Respirazione esterna|respirazione]], la componente fisica e mentale eseguendo una predeterminata sequenza di gesti per raggiungere una più elevata condizione spirituale.
 
Ogni kata è composto da una serie di movimenti che ne costituiscono la caratteristica evidente, ma presenta altri elementi che sfuggono alla comprensione più immediata: i maestri che li hanno creati hanno spesso volutamente mascherato il significato di alcuni passaggi per evitare che altri se ne impadronissero. Per esempio i kata vennero mimetizzati in danze innocue, nel periodo in cui ad [[Okinawa]] vigeva la proibizione di praticare le [[arti marziali]].