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Il portale che da sulla via Colloni ha la caratteristica policromia della Cappella Colleoni, formato in pietro arenaria ha le basi delle paraste, i capitelli e il fregio della trabeazione in marmo rosso di Verona scolpito con stemmi e cornucopie, mentre lo stemma della famiglia è stato probabilmente cancellato negli anni in cui l'immobile era stato alienato. L'architettura ricorda [[palazzo Brembati]] del 1467, il portale è probabile opera di [[Alessio Agliardi il Vecchio|Alessio Agliardi]] e delle medesime maestranze che lavorarono nella cappella.
 
Le facciate subirono alcune ristrutturazioni nel [[XIX secolo]] quando l'immobile venne venduto aoalla famiglia Secco Suardo, malgrado il divieto e in parte distrutto, gli affreschi del [[XIV secolo|'300]] vennero [[strappo (affresco)|strappati]] e venduti. Solo nel 1891 l'ente ricomprò l'immobile rimanente.
 
L'ingresso presenta sopra la porta principale l'immagine che è il simbolo dell'ente, il ''Cristo in pietà'' che riporta la scritta ''"PIETATI DICATA DOMUS'', l'illustrazione di un Cristo flagellato doveva recare compassione, esattamente il principio fondante dell'ente che faceva della compassione opera di carità. L'affresco risulta parziamente danneggiato perché venne coperto un unteriore dipinto dal medesimo soggetto che venne poi strappato e conservato in una sala interna. E' presente un calco del busto del condottiero eseguito da [[Francesco Somaini (1795-1855)|Francesco Somaini]] nel 1840, il bozzetto in gesso è conservato nella [[Biblioteca civica Angelo Mai]] mentre il busto in marmo si trova alla [[Accademia di belle arti di Brera|Brera]].
 
==Note ==