Avigliano Umbro: differenze tra le versioni
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== Storia ==
<ref>Umbria - Provincia di Terni «Guida di Amelia e dell'Amerino» di Loretta Sensini</ref> È un comune giovane creato nel 1975 dopo essersi separato da [[Montecastrilli]].
L'abitato sorge sul colle di San Rocco e, in base al caratteristico reticolo delle vie, probabilmente è nato da un accampamento dell'esercito romano. Il luogo però fu abitato fin dall'antichità. Infatti il territorio era attraversato dall'Antica via Amerina e pertanto costituiva un importante nodo stradale e ne sono testimonianza una iscrizione in caratteri Osco-Umbri, ritrovata in località Le Coste - I Trocchi e numerose grotti artificiali scavate nella stessa zona. Il sorgere dell'insediamento fu favorito anche dalla fertilità del suolo (olivi e viti) e dalla ricchezza del manto boschivo. Il nome, molto probabilmente, deriva dalla Gens Avil(l)ia e a testimonianza ci sono delle iscrizioni citate dall'Alvi. Quando l'intera penisola italiana subì l'invasione dei Longobardi, Avigliano rimase in mano ai Romano -Bizantini, perchè il suo territorio era parte integrante di quello stretto lembo di terra tra il Ducato di Spoleto ed il Ducato della Tuscia, chiamato "Corridoio Bizantino". Questo costituiva l'unico percorso che permetteva, in quel periodo, il collegamento tra Roma, Ravenna e quindi il nord Italia
A causa delle mura distrutte dai Todini, Avigliano subì numerosi saccheggi e angherie da vari eserciti di passaggio, tra cui quello del capitano di ventura [[Giovanni Acuto]] (questi al servizio del cardinale [[Egidio Albornoz|Albornoz]], nel 1366, attraversò il territorio cercando di riportare sotto l'egida della Chiesa i castelli). I guai per Avigliano continuarono anche nel periodo delle lotte tra le fazioni dei [[ghibellini]] e dei [[guelfi]] sostenuti, rispettivamente, dagli [[Atti]] che dominavano sulla vicina Sismano e dai [[Chiaravalle]], signori di [http://www.sandrobassetti.it/banderari/drago.htm Canale].
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