Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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Alle 04.43 l’incrociatore ''Argonaut'' (capitano di vascello E.W.C. Langley-Cook), terza nave nella linea di fila della Forza Q, aprì il fuoco contro un cacciatorpediniere, probabilmente il ''Camicia Nera'' che stava manovrando per l’attacco silurante, e che, inquadrato da diverse salve, secondo i britannici si coprì di nebbia allontanandosi. E ciò avvenne quando anche l’''Aurora'' (capitano di vascello William Gladstone ''Agnew''), la nave comando della Forza Q ( lo prese a bersaglio alle 04.46, scambiandolo però per una nave mercantile.
In realtà il ''Camicia Nera'' (capitano di fregata Adriano Foscari), la nave scorta più spostata verso nord nello schieramento difensivo del convoglio “Aventino”, dopo aver stretto le distanze dal nemico, che si trovava a sinistra del convoglio "Aventino" con le navi con rotta sud, lanciò una salva di tre siluri, che non arrivarono a segno su un cacciatorpediniere della Forza Q, la quale stava compiendo una lenta accostata sulla dritta.
Appena terminata l’accostata, alle 00.45 il ''Camicia Nera'', con il bersaglio che si stava allontanando, avendo avvistato una nave sull’altro lato (
Fortunatamente i siluri del ''Camicia Nera'' non colpirono il ''Da Recco'', ma quest’azione, ancora oggi considerata da storici e addetti ai lavori di grande abilita combattiva, fu all’epoca molto apprezzata negli ambienti navali italiani e dal Comando Supremo, tanto che al comandante ''Foscari'', con l’approvazione di un entusiasta Mussolini, fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
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