Jihād: differenze tra le versioni

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Ci sono alcuni religiosi musulmani che autorizzano operazioni di martirio come forma valida di ''jihād'', specialmente contro [[Israele]], i suoi alleati e i suoi sostenitori, in quanto credono che questi attacchi siano risposte legittime all'occupazione israeliana della [[Cisgiordania]] e di [[Gaza]] [http://www.memri.org/bin/articles.cgi?Page=subjects&Area=jihad&ID=SP54203].
 
Eppure la non liceitàl'illiceità di operazioni di bombe-suicide è suggerita dal seguente ''hadith'':
 
{{quote|Chiunque deliberatamente si getti da una montagna uccidendosi, starà nel Fuoco (nell'[[Inferno|islamico|Inferno islamico]]), eternamente cascandovi dentro e rimanendovi in perpetuo; e chiunque beva veleno per uccidersi lo porterà con sé e lo berrà nel Fuoco, dove rimarrà per sempre; e chiunque si uccida col ferro porterà con sé quell'arma e con essa si pugnalerà l'addome nel Fuoco dove rimarrà in eterno.|''Bukharī (7:670)''}}
 
Le organizzazioni militanti [[Fondamentalismo islamico|islamiste]] non costituiscono uno Stato autonomo o una autorità di fatto; nondimeno esse considerano i bersagli economici come obiettivi militari, citando come prova le numerose incursioni carovaniere (vedi la [[Battaglia di Badr]] per una descrizione di tale incursione, e della guerra cui condusse). Resta il fatto, comunque, che la tradizione islamica più antica proibisce espressamente di attaccare donne, bambini, anziani ed edifici civili nel corso di una campagna militare. Il Corano, l'indiscutibile fonte di autorità nell'Islam, denuncia con veemenza l'uccisione di innocenti: