Stephen Frears: differenze tra le versioni

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Frears ha ricevuto due nomination all' [[Oscar al miglior regista]]: nel 1991 per [[Rischiose abitudini]] e nel 2007 per [[The Queen - La regina]].
 
Durante la sua carriera a [[Hollywood]] ha avuto l'occasione di dirigere alcune tra le più grandi star della {{cn|[[New Hollywood]]}} tra cui [[Anjelica Huston]] ([[Rischiose abitudini]]), [[Glenn Close]], [[John Malkovich]] e [[Michelle Pfeiffer]] ([[Le relazioni pericolose (film 1988)|Le relazioni pericolose]]), [[Judi Dench]] (con la quale ha collaborato per ben {{cn|cinque lungometraggi}} tra cui [[Lady Henderson presenta]], [[Philomena]] e il prossimo [[Victoria and Abdul]]), [[Helen Mirren]] (The Queen) e [[Meryl Streep]] ([[Florence (film)|Florence]]).
 
==Biografia==
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Seguono, sempre negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], altri successi quali ''[[Rischiose abitudini]]'', per il quale viene candidato all'[[Oscar al miglior regista|Oscar come migliore regista]] nel [[1991]], ''[[Eroe per caso]]'' e ''[[Due sulla strada]]''.
 
Dopo il meno fortunato ''[[Hi-Lo Country]]'', western anticonvenzionale girato nel [[1998]], con ''[[Alta fedeltà (film)|Alta fedeltà]]'' Stephen Frears {{cn|ritrova le atmosfere ''british''}} portando sullo schermo l'[[Alta fedeltà (romanzo)|omonimo romanzo]] di [[Nick Hornby]]. Sempre nel [[Regno Unito]] sono ambientate le sue successive realizzazioni, tra cui ''[[Piccoli affari sporchi]]'', una via di mezzo fra [[Film thriller|thriller]] e denuncia sociale ambientata ancora una volta sullo sfondo di una Londra multietnica, e ''[[Lady Henderson presenta]]'', commedia sugli impresari che lanciarono il nudo a teatro nell'Inghilterra bombardata dai [[nazismo|nazisti]], che si aggiudica il [[Golden Globe per il miglior film commedia o musicale]].
 
Regista ironico e provocatorio, nel [[2006]] lancia la sua sfida più ardua affrontando tra mille difficoltà di lavorazione il mito intoccabile della [[Politica del Regno Unito#Monarchia|monarchia britannica]]. L'establishment inglese negherà alla produzione il permesso di girare la pellicola nei luoghi reali, ma ''[[The Queen - La regina]]'' sarà caparbiamente portato a termine. Il risultato è un ritratto intimista e disincantato della regina [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta II]] e di tutta la famiglia reale, radiografata con uno stile cronachistico, quasi televisivo (ma in origine il film era destinato proprio alla TV), nelle contraddizioni tra immagine istituzionale e pettegolezzi privati nei giorni della vicenda della morte di Lady [[Diana Spencer]].
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== Bibliografia ==
* Stefano Boni e Massimo Quaglia (a cura di), ''Stephen Frears'', Edizioni di Cineforum, Bergamo, 2005. ISBN 978-88-8965-304-3
* Mariolina Diana e Michele Raga, ''Stephen Frears'', Il Castoro Cinema n. 229, Editrice Il Castoro, 2009. ISBN 978-88-8033-490-3
* Eithne O'Neill, ''Stephen Frears'', Rivage/Cinéma, Paris, 1994. ISBN 978-28-6930-844-2
* Carola Proto (a cura di), ''Stephen Frears'', Dino Audino Editore, Roma, 1996. ISBN 978-88-8635-033-4