Chiesa cattolica: differenze tra le versioni
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La Chiesa cattolica afferma che
Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il [[Gesù|Cristo]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] del [[Dio]] vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la [[carne (Bibbia)|carne]] né il [[sangue (Bibbia)|sangue]] te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei [[cielo (religione)|cieli]]. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa [[roccia|pietra]] edificherò la mia Chiesa e le porte degli [[inferno|inferi]] non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del [[regno dei cieli]], e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
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Il papa è assistito nei suoi compiti dai [[Cardinale|cardinali]]. Tutti i membri della gerarchia ecclesiastica rispondono a lui e alla [[Curia Romana]] nel suo insieme. Ogni papa continua il suo servizio fino alla morte (ciò valeva anche per gli altri vescovi fino al pontificato di Paolo VI<ref>Con il [http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem_it.html motu proprio ''Ingravescentem Aetatem''] stabilì che all'età di 75 anni i vescovi devono presentare le proprie dimissioni</ref>) o rinuncia (che è avvenuta otto volte, con i papi [[Papa Clemente I|Clemente]], [[Papa Ponziano|Ponziano]], [[Papa Silverio|Silverio]], [[Benedetto IX]], [[Gregorio VI]], [[Celestino V]], [[Gregorio XII]] e [[Benedetto XVI]]).
Il papa risiede attualmente nella [[Città del Vaticano]], un piccolo Stato indipendente situato nel centro di [[Roma]], del quale egli è monarca assoluto, e riconosciuto dalla maggioranza della [[diplomazia]] internazionale come ambito di sovranità della
=== Vita consacrata ===
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* [[canonici regolari]]: [[Ordine teutonico|teutonici]], [[Canonici regolari premostratensi|premostratensi]], [[Canonici regolari della Santa Croce|crocigeri]], ecc.
* [[ordini mendicanti]]: [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], [[Ordine francescano|francescani]], [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]], [[Servi di Maria|serviti]], [[Ordine della Santissima Trinità|trinitari]], frati bigi, ecc.
* [[chierici regolari]]: [[gesuiti
Mentre per arrivare a una [[congregazione religiosa]] si deve aspettare il [[XVII secolo]], tra le più diffuse:
* [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|passionisti]], [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]], [[Congregazione dei chierici mariani|mariani]], [[missionarie della carità]], [[Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore|suore del Buon Pastore]]
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{{Vedi anche|Associazioni e movimenti cattolici}}
Nel [[XX secolo]] ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono associazioni di fedeli ispirate da un [[carisma (cristianesimo)|carisma]] particolare e che si organizzano autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci).
La differenza fra i movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti della vita parrocchiale e diocesana. Gli aderenti ai movimenti, al contrario, hanno un calendario spesso molto fitto di eventi caratteristici del proprio movimento e celebrano fra di loro la messa domenicale, con l'effetto quindi di limitare o azzerare i contatti con la vita parrocchiale e di consentire una partecipazione quasi sempre marginale
== Liturgia ==
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[[File:Karfreitag - Fürbitten.jpg|thumbnail|destra|Liturgia del [[Venerdì Santo]]]]
{{Vedi anche|Sacramenti|Liturgia delle ore}}
La [[liturgia]] è il [[culto]] pubblico della Chiesa. Essa consiste
* il [[Rito ambrosiano]] diffuso nell'[[arcidiocesi di Milano]] e in alcuni decanati limitrofi, principale tra i riti latini a minor diffusione;
* il [[Rito di Braga]] (o bracarense) (nell'[[arcidiocesi di Braga]], in [[Portogallo]]);
* il [[Rito gallicano|Rito gallicano o lionese]] (a [[Lione
* il [[Rito mozarabico]] (principalmente nella cattedrale di [[Toledo]], in [[Spagna]]).
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Il rito romano, in assoluto il più diffuso nella Chiesa Cattolica, dal 2007 (vedi Motu Proprio "Summorum Pontificum") consta di due forme celebrative ufficiali: la prima, detta "ordinaria", consiste nella liturgia riformata dopo il Concilio Vaticano II ad opera di Papa Paolo VI, che nel 1969 introdusse il "Novus Ordo Missae" e, successivamente, riformò gli altri libri liturgici. Si tratta della forma celebrativa più diffusa e viene officiata nelle lingue nazionali. La forma "straordinaria" del Rito Romano (o Rito Romano antico), invece, costituisce la liturgia in vigore in tutta la Chiesa occidentale fino al 1965, anno dell'introduzione della prima delle riforme liturgiche post-conciliari. È officiata in lingua latina e, per la messa, utilizza il messale di S. Pio V (edito dopo il Concilio di Trento e revisionato per l'ultima volta da Papa Giovanni XXIII nel 1962). Si tratta di una liturgia molto antica (in gran parte risalente alla riforma di S. Gregorio Magno del VI secolo) ed è stata liberalizzata da Papa Benedetto XVI nel 2007 con la Lettera Apostolica "Summorum Pontificum". Oltre al messale, tutti i sacerdoti, i vescovi e i religiosi di rito romano possono, per la forma straordinaria, utilizzare liberamente e senza necessità di autorizzazione anche il Breviario Romano (Liturgia delle Ore), il Pontificale, il Rituale e gli altri libri liturgici nelle versioni in uso fino all'anno 1965.
== Culto mariano
{{vedi anche|Mariologia}}
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[[File:Sandro Botticelli 050.jpg|thumbnail|destra|upright|[[Agostino d'Ippona]]]]
Anticamente per ''Chiesa cattolica'' si intendevano tutti i cristiani
{{citazione|[...] lo stesso nome di Cattolica, che, non senza un motivo, solo questa Chiesa ha ottenuto in mezzo a numerosissime eresie, per cui, benché tutti gli eretici vogliano dirsi cattolici, tuttavia se uno domanda a qualche straniero dove si riunisca la Cattolica, nessuno degli eretici ha l'ardire di mostrare la sua basilica o la sua casa.|Agostino d'Ippona, ''Contro la lettera di Mani'', verso 4 }}
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