Mohammed Omar: differenze tra le versioni
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|Titolo = Il [[mullah]]
|Nome = Mohammed
|Cognome =
|PreData = in [[lingua pashtu]], scritta in caratteri arabi: '''<big>ملا محمد عمر</big>''', traslitterato ''mlā' mḥmd 'mr'', conosciuto comunemente come '''Mullah
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nodeh
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|AnnoMorte = 2013
|NoteMorte = <ref name=morte>{{Cita web |url = http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_29/afghanistan-media-ucciso-leader-talebani-mullah-omar-460bdb24-35c9-11e5-b050-7dc71ce7db4c.shtml |titolo = Afghanistan: "Ucciso il Mullah Omar" |sito = corriere.it |data = 29 luglio 2015 |accesso = 29 luglio 2015}}</ref>
|Epoca = 2000▼
|Attività = politico
▲|Epoca = 2000
|Nazionalità = afghano
|PostNazionalità = , guida spirituale dei [[
}}
== Biografia ==
== Invasione sovietica e radicalizzazione ==
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== Dopo il 1989 ==
In seguito alla cacciata dei sovietici dall'[[Afghanistan]] avvenuto nel [[1989]] e alla caduta del regime comunista di [[Kabul]], nel [[1992]], il paese cadde in uno stato di caos, preda delle fazioni di mujaheddin che entrarono in lotta per il potere. ʿOmar si pose a capo di un gruppo di afghani, poi denominati [[
Secondo alcune fonti, nei primi mesi del [[1994]], ʿOmar, alla guida di trenta uomini armati di sedici fucili, liberò due ragazzi rapiti e stuprati da comandanti locali. Il suo movimento acquistò forza durante quell'anno e arruolò velocemente reclute dalle scuole islamiche. Nel novembre [[1994]] il movimento di ʿOmar riuscì a conquistare la [[provincia di Qandahar]].
I
I
== Leader dei
Nell'aprile [[1996]] i sostenitori del mullah ʿOmar gli diedero il titolo di ''Amīr al-Muʾminīn'' ('''أمير المؤمنين''', "comandante dei credenti") - titolo usato storicamente per i [[Califfo|califfi]] - dopo che egli aveva mostrato, secondo fonti non verificate, il mantello (''[[burda]]'') del [[profeta]] [[Maometto]]<ref>Che, invece si trova a [[Istanbul]], nel [[Palazzo Topkapı|Museo Topkapı]].</ref> da una serie di bauli in cui era chiusa a chiave che si trovavano in un tempio a [[Kandahar (città)|Qandahar]]. Secondo la leggenda chi fosse riuscito a prendere la tunica sarebbe diventato la guida della Comunità islamica, o ''Amīr al-Muʾminīn''.
Omar rinominò l'[[Afghanistan]] come ''Emirato Islamico dell'Afghanistan'' nell'ottobre [[1997]]. Nonostante questo il mullah ʿOmar non si trasferì a [[Kabul]]. Infatti, visitò Kabul solo due volte durante il regime talebano che durò dal [[1996]] al [[2001]]. ʿOmar governò dalla sua base di [[Kandahar (città)|Qandahar]].
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Sotto il mullah ʿOmar le autorità talebane applicarono la [[shari'a]], la legge islamica. Alle donne non fu concesso lavorare, eccetto che nella cura della salute, o frequentare scuole. Un'interpretazione radicale del codice del vestiario islamico fu applicata: le donne potevano uscire di casa solo se coperte da un [[burqa]]. Gli uomini erano obbligati a lasciarsi crescere la barba e ad evitare vestiti o acconciature in stile occidentale. I cinema furono chiusi e la musica vietata. Il furto veniva punito con l'amputazione di una mano, lo stupro e l'omicidio con la pubblica esecuzione. Gli adulteri venivano [[lapidazione|lapidati]]. A [[Kabul]] le pene venivano eseguite di fronte alla folla in quello che era stato lo stadio di calcio della città.
Allo stesso tempo, bandì la coltivazione del papavero da oppio dall'Afghanistan.<ref>{{Cita web|autore = |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/28/Oppio_Afghanistan_anno_calato_del_co_0_0110281804.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/28/Oppio_Afghanistan_anno_calato_del_co_0_0110281804.shtml|titolo = |accesso = |data = }}</ref>
== Dopo il 2001 ==
Da quando nel [[2001]] è iniziata la guerra all'[[Afghanistan]], ʿOmar mantiene dalla clandestinità il ruolo di capo della resistenza. Gli Stati Uniti offrono 10 milioni di dollari di ricompensa per informazioni che aiutino a catturarlo e di 25 milioni per la sua cattura.
Il 6 luglio [[2010]] la televisione afghana ''Tolo tv'', basandosi sul blog di un ex funzionario della sicurezza statunitense, ha erroneamente annunciato la cattura del Mullah in Pakistan, notizia poi smentita dai portavoce dei
Il 23 maggio [[2011]] la televisione afghana ''Tolo tv'', basandosi su fonti anonime, ha erroneamente annunciato l'uccisione del Mullah in Pakistan due giorni prima, notizia successivamente smentita dai portavoce dei
== Morte ==
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