[[File:Sarzana - Panorama.JPG|thumb|La Cittadella vista dalla [[Fortezza di Sarzanello|Fortezza]]]]
La Cittadella o Fortezza Firmafede fu la prima fortificazione cittadina sarzanese, edificata inizialmente nel [[1249]] con la cinta muraria della città, grazie all'aiuto dei [[Pisa]]ni alleati della città. Nel [[1324]] [[Castruccio Castracani]] apportò numerose e rilevanti modifiche ai sistemi difensivi, ma successivamente il complesso fu distrutto dai [[Firenze|Fiorentini]], guidati da [[Lorenzo de' Medici]], nel [[1487]] durante la "''Guerra di Serrezzana''".
La Cittadella attuale fu realizzata sui ruderi della precedente per ordine dello stesso [[Lorenzo de' Medici]] che si avvalse del lavoro dei migliori architetti militari fiorentini dell'epoca come [[Giuliano da Sangallo]], Francesco di Giovanni detto il ''[[Francione (architetto)|Francione]]'' e [[Luca del Caprina]].
Nel [[1494]] i [[Repubblica di Genova|Genovesi]] rientrarono in possesso di Sarzana, grazie alla vendita della stessa da parte di [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] al [[Banco di San Giorgio]], e completarono i lavori della cittadella. Nel secolo scorso il complesso venne utilizzato come carcere, mentre oggi è utilizzata come sede di manifestazioni culturali e mostre.
Costituita da un corpo di fabbrica principale, di forma quadrilaterale regolare, con al suo interno un maschio centrale, è circondata da un imponente sistema murario di difesa, a cui è frapposto un ampio e profondo fossato. L'accesso principale avviene tramite un percorso che passa attraverso un ponte in pietra che conduce al portone principale, il quale si apre a un cortile interno molto ampio, laterale al corpo centrale.
L'accesso principale avviene tramite un percorso che passa attraverso un ponte in pietra che conduce al portone principale, il quale si apre a un cortile interno molto ampio, laterale al corpo centrale.
==== Castello della Brina ====
Tra le postazioni difensive del territorio sarzanese, il [[castello della Brina]], dell'[[XI secolo]], fu edificato nei pressi di Falcinello dai conti-vescovi di Luni per il controllo delle vie di comunicazioni e commerciali che dal borgo storico dipartivano per le località della valle e dell'appennino. Il castello, distrutto in un periodo indefinito, è oggi costituito da qualche rudere delle mura e dall'abbattuta torre circolare<ref name="ComuneBrina">{{cita web|url=http://www.sarzana.org/citta/Territorio/Fortezze/Castello_Brina.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Sarzana-Castello della Brina|accesso=28 dicembre 2011}}</ref>.
==== Le porte ed i torrioni ====
Sarzana era difesa da una cinta muraria segnata da una serie di torrioni che costituivano l'accesso al borgo: il Torrione Testaforte a sud ovest, il Torrione Genovese ed il Torrione Stella a nord ed il Torrione San Francesco a nord est.
Il Torrione Testaforte, fu costruito nel [[1513]] dal podestà sarzanese Luchino Stella. Sul torrione la famiglia Carpena costruì successivamente la propria residenza, Villa Carpena appunto. Il torrione si congiunge con la Cittadella attraverso un camminamento che sormonta Porta Romana, l'accesso meridionale della città.
Dalla parte opposta, percorrendo l'attuale via Mazzini si arriva all'altra porta della città: Porta Parma. Tale accesso è l'anello di congiunzione tra altri due torrioni: il Torrione genovese o di S.San Giorgio ed il Torrione Stella. Sul bastione del primo è ancora visibile [[san Giorgio]] che uccide il [[drago]], simbolo e testimonianza della presenza genovese in città. A pochi metri dalla porta parte una strada lastricata in ciottolato detta via Torrione Genovese, che ripercorre le antiche mura fino a raggiungere in piazza San Giorgio, antica sede della [[dogana]].
Sul bastione del primo è ancora visibile [[San Giorgio]] che uccide il [[drago]], simbolo e testimonianza della presenza genovese in città. A pochi metri dalla porta parte una strada lastricata in ciottolato detta via Torrione Genovese, che ripercorre le antiche mura fino a raggiungere in piazza San Giorgio, antica sede della [[dogana]].
Dalla parte opposta a via Torrione Genovese, si dipana via Torrione San Francesco che conduce al torrione omonimo, anch'esso edificato nel [[1513]] e ulteriore bastione a difesa della zona settentrionale della città.
== Società ==
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