Nicolas de Condorcet: differenze tra le versioni
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Fu il punto di riferimento dell'Illuminismo libertario nelle vicende politiche della Rivoluzione e, con esso, risultò soccombente durante gli sviluppi più radicali<ref>[[Jonathan Israel]], «Rivoluzione francese. Una storia intellettuale dai Diritti dell'uomo a Robespierre», Einaudi, 2015.</ref>.
==== Deputato ====
Condorcet ebbe un ruolo molto rilevante agli inizi della [[Rivoluzione francese]] nel 1789; sperava in una ricostruzione [[razionalismo|razionalista]] della società e sostenne diverse istanze di ispirazione [[liberalismo|liberale]].<ref name="Stanford4"/> Nel 1791 fu quindi eletto come rappresentante di Parigi all'[[Assemblée nationale (Francia)|Assemblea nazionale]], di cui fu in seguito nominato segretario.<ref name=Stanford4/> L'assemblea adottò il progetto di Condorcet per un nuovo sistema educativo nazionale<ref>Giovanni Cominelli, ''Dimenticare Gentile'', Mondoperaio, n. 1/2017, p. 50: "il 4 settembre 1791 l’Assemblea nazionale
si pronuncia per un sistema di istruzione pubblica gratuito, aperto a tutti i cittadini, che poi Condorcet delinea nel suo ''Rapport sur l’instruction publique'' del 1792. Egli propone una scuola volta a “procurare l’indefinita perfettibilità dell’uomo”, che sia unica, gratuita e neutra."</ref>; egli inoltre propose una bozza di costituzione di una [[monarchia costituzionale]] per la nuova Francia. Si espresse a favore del diritto di voto alle donne per le nuove elezioni, scrivendo un articolo per il ''Journal de la Société de 1789'' e pubblicando ''De l'admission des femmes au droit de cité'' nel 1790.<ref name=Stanford4/> Dopo il 1792 le due principali fazioni politiche erano i [[Girondini]], divenuto ormai il gruppo più moderato, e i [[Montagnardi]], tra cui spiccava [[Maximilien Robespierre]], fautori di una liquidazione rapida della monarchia come l'ultimo residuo dell'''[[Ancien Régime]]''.<ref name=Stanford4/> Benché Condorcet non facesse parte integrante di alcun gruppo, è considerato un Girondino, gruppo in cui aveva diversi amici. Fu presidente dell'Assemblea quando i Girondini ne avevano la maggioranza, fino a quando nel 1792 fu sostituita dalla [[Convenzione Nazionale]], eletta in settembre per scrivere una nuova costituzione ([[Costituzione francese del 1793]]) che abolì la monarchia in favore della Repubblica, più di un anno dopo la [[Rivoluzione francese#Fuga a Varennes|tentata fuga del re Luigi XVI a Varennes]].<ref name=Stanford4/>
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