Locomotiva FS E.330: differenze tra le versioni

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== Costruzione ==
 
Il Consiglio d'amministrazione delle FS deliberò la costruzione delle E.330 (dapprima otto e poi sedici macchine<ref>{{Cita|Mascherpa|nº 224, p.22}}.</ref>) il 14 agosto [[1912]] e il contratto formale di fornitura FS-Westinghouse fu stipulato l'8 febbraio [[1913]].<ref name=Masc227-47>{{Cita|Mascherpa|nº 227, p. 47}}.</ref>. Ogni locomotiva costò 174&nbsp;400 lire<ref name=Verole1926-818>{{Cita|Verole|, ''La grande''|p. 818|Verole1926}}.</ref>.
 
Per consentire alle altre industrie ferroviarie italiane, che erano tutte specializzate nella costruzione di locomotive a vapore, di cominciare a fare pratica con quella delle locomotive elettriche la commessa fu divisa: la Westinghouse, che aveva sviluppato il progetto sotto la guida del suo geniale direttore tecnico ingegner [[Kálmán Kandó]], fu incaricata di fornire la parte elettrica di tutte le macchine (escluso il ''trolley''), mentre la commessa della parte meccanica fu ripartita fra essa (per le E.330.009-016) e la [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] (per le E.330.001-008).<ref name=Masc227-47 /><ref name="ReferenceC">{{Cita|Mascherpa|nº 227, pp. 38-41}}.</ref>