Vincenzo Scamozzi: differenze tra le versioni

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[[File:San Lorenzo Scamozzi-1.jpg|thumb|Monumento a Vincenzo Scamozzi nella [[Chiesa di San Lorenzo (Vicenza)]]]]
 
Vincenzo Scamozzi, che non si era mai sposato e non lasciava figli viventi, nel suo testamento istituì un lascito per permettere agli studenti privi di mezzi di studiare l'architettura, all'unica condizione che essi prendessero il suo cognome, quali "eredi ideali". Il più illustre di questi fù [[Ottavio Bertotti Scamozzi]] che poté divenire anche grazie a questa illuminata eredità un importante studioso e architetto del suo tempo, attorno alla metà del 1700. Egli in un altro tempo di nuove idee e nuovi orizzonti dell'arte europea, fece crescere ulteriormente il concetto di architettura, applicato alla nuova moda : i Tour degli europei del freddo nord, in Italia, con i viaggi d'arte e paesaggio, scrivendo : Il Forestiere Istruito. Questi nuovi interpreti della conoscenza architettonica erano ben consci che l'Italia era la culla dell'Arte, partendo dai millenari reperti romani ancora ben presenti e decentemente conservati e da riscoprire, progettati da intelligenti architetti imperiali. Infatti, dal Palladio in poi, ci fù la gara a copiare ed utilizzare queste conoscenze immense, applicandole al nuovo da costruire. Tutto iniziò con gli studi di Leonardo da Vinci ed alcuni suoi contemporanei che si elevarono per primi dall'arte medioevale, aggiungendovi la bellezza estetica e le strutture ideali di nuove forme di bellezza, derivare dalla riscoperta della romanità imperiale. La parola Rinascimento è proprio questo : la rinascita illuminante e creativa, dopo il freddo medioevo, che fù modificato pian piano, introducendo sempre idee innovative; esperimenti personali che venivano continuamente copiati dagli autori contemporanei e successivi.
 
Grazie alle sue opere ma soprattutto al suo trattato ''L'idea dell'architettura universale'', pubblicato a Venezia nel [[1615]], Scamozzi influenzò la formazione degli architetti europei, in particolare i continuatori del [[palladianesimo]] come [[Richard Boyle, III conte di Burlington]]. La storia editoriale del trattato è una storia sfortunata, con successive riduzioni sino alla pubblicazione, a spese dell'autore, di sei volumi sui dieci previsti. Tuttavia ad essa corrisponde una straordinaria fortuna successiva,<ref>[http://architectura.cesr.univ-tours.fr/Traite/Auteur/Scamozzi.asp Architectura - Les livres d'Architecture]</ref> tradotto in numerose lingue, in particolar modo nei [[Paesi Bassi]], dove il trattato viene ristampato più volte, anche aggiungendo materiali originali non presenti nell'edizione del 1615. Allo stesso tempo gli architetti dell'Europa settentrionale guardano a Scamozzi come a un modello, almeno quanto a Palladio.<ref name="mostra" />