Verdicchio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
|||
Riga 9:
Il vitigno è considerato autoctono delle Marche: le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XVI secolo.
La prima attestazione scritta nota del termine "Verdicchio" per indicare il vitigno si trova nel "''Libro di agricoltura utilissimo''", traduzione edita nel [[1557]]<ref>[http://id.sbn.it/bid/BVEE004064 Vedi la scheda dell'edizione in SBN]</ref> dallo spagnolo in lingua italiana effettuata da [[Mambrino Roseo|Mambrino Roseo da Fabriano]] del trattato di agricoltura di [[Gabriel Alonso de Herrera]]. Al secondo capitolo, il primo vitigno citato da Alonso de Herrera è il vitigno spagnolo "[[Torrontés]]"<ref>[https://books.google.it/books?id=VP3fMIVLitYC&hl=it&pg=PT57 Vedi il testo originale scansionato su Googlelibri]</ref>. Invece nella traduzione italiana il traduttore fabrianese, utilizza il termine "Verdicchio"<ref>[https://books.google.it/books?id=DtsDh5eO74YC&hl=it&pg=PA31 Vedi il testo originale scansionato dell'edizione del 1568 su Googlelibri]</ref>.
Recentemente, l'analisi genetica ha evidenziato una parentela molto stretta tra il Verdicchio e il [[Trebbiano di Soave]]: si è dunque ipotizzato che il verdicchio sia stato introdotto nelle Marche da coloni veneti, giunti alla fine del Quattrocento per ripopolare le campagne dopo un'epidemia di peste.▼
▲Recentemente, l'analisi genetica ha evidenziato una parentela molto stretta tra il Verdicchio e il [[Trebbiano di Soave]]: si è dunque ipotizzato che il
== Zone di coltivazione ==
|