Gabriele Lavia: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant'anni, Gabriele Lavia cresce a [[Torino]], la città dove la famiglia di origine siciliana (il padre lavora al [[Banco di Sicilia]]) si è trasferita.<ref>[http://www.lastampa.it/2014/02/18/cronaca/lavia-rivivo-i-miei-ricordi-di-bambino-siciliano-a-torino-J3Mdpjo6kmUQ6g7Q1BwX9N/pagina.html La Stampa - Lavia: “Rivivo i miei ricordi di bambino siciliano a Torino”<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Per il [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] nel [[1969]] è il Servo della casa di [[Laio]] in ''[[Edipo re (Sofocle)|Edipo re]]'' con musiche di scena di [[Andrea Gabrieli]] per regia di [[Giorgio De Lullo]], con [[Giorgio Albertazzi]], [[Anna Proclemer]], [[Renzo Palmer]], [[Gualtiero Tumiati]], [[Mario Erpichini]], [[Alfredo Bianchini]], Roberto Rizzi e [[Tonino Pierfederici]]
È stato diretto in teatro da molti importanti registi tra i quali [[Giorgio Strehler]], [[Giuseppe Patroni Griffi]], [[Giancarlo Sbragia]], [[Luigi Squarzina]], [[Mario Missiroli (regista)|Mario Missiroli]], [[Marco Sciaccaluga]]. Regista lui stesso di ''[[Scandalosa Gilda]]'', del noir ''[[Sensi (film)|Sensi]]'' e ''[[La lupa (film 1996)|La lupa]]'', tutti con [[Monica Guerritore]], che in quel periodo era sua moglie. Come regista teatrale esordisce nel [[1975]] con ''[[Otello]]'' di [[William Shakespeare]], e come regista cinematografico
Come attore cinematografico è stato diretto anche da [[Francesco Nuti]], [[Dario Argento]], [[Gabriele Muccino]], [[Tonino Cervi]], [[Giuseppe Tornatore]], [[Pupi Avati]], [[Citto Maselli|Francesco Maselli]], [[Damiano Damiani]], [[Mauro Bolognini]]. Negli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]] partecipa a fondamentali pellicole horror come ''[[Chi sei?]]'' di [[Ovidio G. Assonitis]], ''[[Profondo rosso (film 1975)|Profondo Rosso]]'' e ''[[Inferno (film 1980)|Inferno]]'' di [[Dario Argento]] e infine ''[[Zeder]]'' di [[Pupi Avati]], diventati tutti autentici ''cult'' del genere. Ha prestato la sua voce in alcuni doppiaggi, come [[Hugo Weaving]] in ''[[V per Vendetta]]'' ([[2005]]) e [[Stanley Tucci]] in ''[[Il diavolo veste Prada (film)|Il diavolo veste Prada]]'' ([[2006]]). Nel [[2008]] è stato presidente di giuria del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio.
Nel [[1989]] con [[Giancarlo Volpi]] fonda a Milano la [[Compagnia Lavia]]. È stato co-direttore artistico del [[Teatro Eliseo]] di [[Roma]] (dal [[1980]] al [[1987]]), direttore artistico del [[Teatro Stabile di Torino]] (dal [[1997]] al [[2000]]) e del festival [[Taormina Arte]] (nel [[1993]]). Nel [[2004]] è il vincitore del Premio [[Olimpici del Teatro]] per la migliore regia e per il migliore spettacolo (''[[L'avaro (Gabriele Lavia)|L'avaro]]'' di [[Molière]]). Dal 2011 dirige il Teatro Stabile di Roma con sede all'Argentina. Nel 2011 partecipa allo spettacolo [[Italialand]] nella puntata del 25 novembre, interpretando "La morte" che va a prendere [[Pier Luigi Bersani|Bersani]] e con cui poi giocherà a scacchi. Bersani è interpretato da [[Maurizio Crozza]]. Al [[Teatro Verdi (Trieste)]] nel [[2011]] cura la regia di [[Salomè (opera)|''Salomè'']] diretto da [[Stefan Anton Reck]].
In occasione del [[Giorno della Memoria|Giorno della memoria]] al Quirinale, il [[27 gennaio]] [[2012]], Lavia legge un brano tratto da ''[[Se questo è un uomo]]'' di [[Primo Levi]], nel 25esimo anniversario della scomparsa dello scrittore italiano di origine ebraica.
== Vita privata ==
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