Max Huber (designer): differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Max
|Cognome = Huber<ref>Giorgio Fioravanti, Leonardo Passarelli, Silvia Sfligiotti, ''La grafica in Italia'', Milano, Leonardo Arte, 1997, pp. 104-105</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Baar
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|Didascalia2 = {{premio|compasso d'oro|1954}}
}}
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Torino, 1961) - BEIC 6337389.jpg|thumb|Torino, [[Expo 1961]]. Particolari dell'allestimento all'interno del Palazzo del lavoro di Max Huber per la mostra ''La pubblicità''. Foto di [[Paolo Monti]].]]
== Biografia
Inizia come [[incisore]], studiando alla Kunstgewerbeschule di [[Zurigo]], ma subito si indirizza, grazie ai celebri fotografi svizzeri [[Werner Bischof]] e [[Alfred Willimann]], verso una cultura visiva di stampo contemporaneo, influenzata dai movimenti d'avanguardia dell'epoca,
Nel 1939 viene chiamato a collaborare all'industria grafica Conzett & Huber. Qui incontra [[Max Bill]] e [[Hans Neuburg]].
Nel [[1940]] si stabilisce a [[Milano]],
Dopo una parentesi in [[Svizzera]] ([[1941]]-[[1945]]), dove lavora per la rivista ''Du'' e prende parte all’''Allianz'' (artisti d'arte astratta), torna in Italia e inizia la collaborazione con [[Giulio Einaudi]], che lo incarica di rinnovare tutta la grafica della casa editrice torinese.
Nel 1948 studia la grafica della nuova testata economico-finanziaria ''24 Ore'', il cui
▲Nel 1948 studia la grafica della nuova testata economico-finanziaria ''24 Ore'', il cui Direttore, [[Piero Colombi]] era suo amico personale.
Nel 1950 disegna marchio e logotipo per [[La Rinascente]].
Con [[Achille Castiglioni]] e [[Erberto Carboni]] progetta importanti allestimenti, quali [[RAI]], [[ENI]], Montecatini e varie mostre della radio: la sua attività lo porta a distinguersi anche nel campo editoriale e collabora con importanti aziende quali [[Legler]], [[Olivetti]], [[Esselunga]], [[Feltrinelli]], [[Istituto Geografico De Agostini]].
È stato attivo anche nel campo dell'insegnamento, presso l'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] di Milano ([[1959]]-[[1962]]), alla Scuola Politecnica di Design (anni
Huber riceve il [[premio Compasso d'Oro]] nel 1954 grazie al progetto ''Plastica stampata'' per l'azienda italiana Stabilimenti Ponte Lambro.
Nel 2005 viene inaugurato a Chiasso il MAX, Museo Max Huber<ref>[http://maxmuseo.ch/it/museo.html
== Opere ==
* [[1945]]: grafica per [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]
* [[
*1947: VIII Triennale (T8) (con Ezio Bonini)
* [[1948]]-[[1949]]: [[Borsalino
* [[1950]]: marchio e logotipo per [[La Rinascente]]
* XV mostra nazionale della radio (con Carboni)
* [[1955]]: XXI mostra nazionale della radio (con Iliprandi)
* [[1958]]: XXIV mostra nazionale della radio (con Iliprandi)
* [[1959]]: XXV mostra nazionale della radio (con Tovaglia)
* 1961: mostra ''La pubblicità'' all'[[Expo 1961]], Torino
* [[1964]]: padiglione Montecatini
* [[1964]]: padiglione [[RAI]] (con Iliprandi)
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<references/>
== Bibliografia
* [[Carlo Belloli]], ''Max Huber: silenziosa coerenza di un protagonista del concretismo'', Arte Struktura, [[1980]]
* Max Huber, ''Progetti grafici: 1936-1981'', Electa, [[1982]]
* ''Max Huber'', a cura di Stanislaus von Moos, Mara Campana, Giampiero Bosoni, Londra, Phaidon, 2006
* {{de}}{{cita web|url=http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4000307|titolo=SIKART: Huber, Max}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*
*{{cita pubblicazione|url=https://issuu.com/laurafaraci/docs/design_dossier_finale_single_page|curatore=Laura Faraci, [[Antonio Gambino]], Matteo Mari|titolo=Max Huber - Design dossier|editore=Politecnico di Milano|anno=2014}}
{{Controllo di autorità}}
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