Wikipedia:Utenti problematici/Presbite/19 marzo 2017: differenze tra le versioni

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:Peraltro, è chiudo, ''mainstream'' è una parola abbastanza arbitraria e particolarmente poco utile quando si parla non solo di questioni controverse (come può essere la datazione di Hammurabi), ma di questioni controverse che toccano sul vivo le sensibilità non solo di noi contributori ma dei vivi in generale. In sostanza, bisognerebbe accettare la natura di questo progetto e la ''ritirata'' vera da fare sarebbe quella dal punto di vista, non dalla ricerca della profondità del reale. Scusami, ma mi pare che quello che proponi sia una Wp a due dimensioni, in cui proponiamo al lettore narrazioni piatte e non per questo più neutrali, ma solo più artificiali. Io penso che si debba al contrario tenere certamente la terza (dimensione) e cercare la quarta, la quinta e la sesta a seguire. Il rapporto tra le fonti ci permette tutto questo: una fonte secondaria può trattare altre fonti secondarie come fonti primarie (come nel caso di testi che si occupano dell'opera dello storico X) e noi da quella fonte secondaria possiamo cavare materiale per descrivere il dibattito tra le fonti ora primarie.
:Se restiamo all'esempio della storia della Resistenza, quel che indubbiamente tocca fare non è cancellare il conflitto e cercare un racconto "parificato" (e quindi strabico), ma un racconto che trova la sua unitarietà nell'inclusione del dilemma interpretativo al proprio interno. Se si trattasse di un'opera di finzione, noi attori e cantori (chiunque sia "noi") dovremmo invitare lo spettatore sul palco a rovistare insieme a noi nei copioni contraddittori che ci offrono in modo incoerente le fonti. Non esiste una visione unitaria e certamente Wp non deve crearne una sua propria, ''post veritatem''. Nella narrazione che immagino io, queste voci di Storia farebbero intendere a chi si trovasse per accidente a leggere la saga dei cammellati vs. cricca su it.wiki nelle nostre pagine di discussione il ''perché'' di queste animosità, cioè qual è il "capitale politico" che si vuole trarre dalla lotta sulle memorie. Il che però non ci rende automaticamente dei mistificatori (l'una o l'altra parte). Anzi, se riuscissimo a mostrare il significato di quel capitale politico, non potremmo immaginare contributo più bello (e neutrale, per quel che ci riguarda) alla cultura italofona. È in questo che consisterebbe la ritirata dal punto di vista. Se di punto di vista si tratta, la neutralità si ottiene attraverso un gioco prospettico, che noi possiamo ottenere soltanto, io credo, attraverso espedienti retorico-formali (nel nostro caso, testuali, essendo la testualità il "carattere di un testo di essere analizzabile nel suo insieme in quanto unità derivante da un progetto compositivo organico", De Mauro). I vari "secondo Caio" che hai citato sono appunto giochi prospettici di rilievo testuale (come lo è anche l'esempio della nota "hitleriana" che hai portato), ma imho rappresentano la forma più "povera" di gioco prospettico, tanto che il lettore finisce tutto sommato per saltarli. Il gioco prospettico deve avere natura discorsiva, non può esaurirsi in un inciso (il che non toglie che molti "secondo Caio" sono perfetti per quel che serve): insomma, la bella prosa ci vuole eccome! La storia di una zona di confine (per passare all'esempio del confine orientale) o di una realtà vertiginosamente multiculturale (come fu la Jugoslavia) o di una continuità statuale contesa (Guerra civile? Resistenza?) mette al centro il tema del conflitto ed è sommersa dal novero dei punti di vista. L'unica chance per fare il nostro dovere consiste nello spiegare l'esistenza stessa dei punti di vista, perché esistono e sono diversi. È solo puntando ad una narrazione superficialmente neutrale che sorge il problema del conflitto tra utenti, intenti ad accaparrarsi il ''fuoco'' della narrazione. Paradossalmente, per voci con queste caratteristiche la soluzione non è eliminare il POV quanto buttarlo dentro la scena. Il POV-pushing ha una sua manifestazione minuta qui dentro, ma non è invenzione nostra, esiste da che esiste la scrittura e lo Stato. Noi non ne abbiamo di colpa e non siamo elfi o alieni che ci si possa chiamare fuori dal gioco delle prospettive. Ma abbiamo una soluzione retorica che sta nel ''mezzo'', nello strumento, e quella dovremmo usare, perché non è possibile trovarla nella testa o nelle intenzioni. '''[[Utente:Pequod76|<span style="color:#0080C0;"><tt>pequod</tt></span>]]''' [[Discussioni utente:Pequod76|<span style="color:#ff7f50;"><sup>Ƿƿ</sup></span>]] 04:34, 22 mar 2017 (CET)
::Al di là delle sempre utili raccomandazioni sul punto di vista neutrale e dell'uso delle fonti, tornando nel merito della questione, finora non mi pare si sia dimostrato una palese e conclamata manipolazione sull'uso delle fonti da parte del segnalato ma in ogni caso, come suggerito anche sopra, si può anche continuare la discussione nelle pagine di discussione delle voci "incriminate". Quello che trovo invece del tutto intollerabile è che un gruppo esterno a Wikipedia, per fini commerciali o ideologici non so, diffami ed attacchi personalmente degli Utenti che lavorano per il Progetto, per quanto dobbiamo presumere fino a prova contraria, in [[WP:BUONA FEDE]]. Oggi sta capitando con un blog di un collettivo letterario, ma un domani potrebbe arrivare da qualcun altro di più influente: Wikipedia sta diventando sempre più visibile ed importante nella vita di tutti, e a questo genere di azioni proditorie che minano nel profondo la missione, l'indipendenza e la neutralità del nostro Progetto si deve rispondere secondo me con estrema fermezza.--[[Utente:Nungalpiriggal|Nungalpiriggal]] ([[Discussioni utente:Nungalpiriggal|msg]]) 07:46, 22 mar 2017 (CET)