Renault Espace I: differenze tra le versioni
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Dell'importanza storica della prima Espace la stampa specializzata ha avuto modo di parlare in numerose occasioni. La prima metà degli [[anni 1980|anni ottanta]] vide anche altre Case automobilistiche cimentarsi con i loro progetti relativi a vetture monovolume di grossa taglia. In quel periodo videro infatti la luce anche modelli come la [[Dodge Caravan]] (nota ai più come [[Chrysler Voyager]]) e la [[Mitsubishi Space Wagon]]. Ma si trattò di modelli che, almeno nel loro primo periodo di commercializzazione, non furono proposti nel mercato europeo. La Espace, invece, ebbe il merito di aver introdotto per prima nel Vecchio Continente il concetto di monovolume, concetto inteso non, in maniera limitativa, ad un furgone a sette posti o più, ma ad una vettura diversa, progettata e realizzata per unire le sensazioni di guida di una normale berlina, a cui il pubblico era fino a quel momento molto più avvezzo, ad una vettura dall'abitacolo più che generoso, modulabile secondo le esigenze e dotato di tutti i comfort. In questo senso, la Espace destò scalpore già al suo esordio, poiché in pratica la concorrenza europea si limitava a modelli di derivazione commerciale, come il [[Volkswagen Transporter]] o il [[Fiat Ducato]], che mancavano dei contenuti della nuova nata.
La prima generazione della ''Espace'' era una monovolume di grossa taglia se confrontata con gli standard dell'epoca e con il mercato europeo: i suoi 4.25 metri di lunghezza erano paragonabili a vetture come la [[BMW E30|BMW Serie 3 E30]] (pochi cm più lunga) o l'[[Alfa Romeo Giulietta (1977)|Alfa Romeo Giulietta]] (un centimetro più corta). Se si confrontano le dimensioni della prima ''Espace'' con la ''Dodge Caravan'', si coglie una differenza significativa, in quanto la vettura d'oltreoceano vantava quasi 30 cm in più di lunghezza, andando quindi a posizionarsi un gradino più in alto. In ogni caso, la ''Espace'' del 1984 fu caratterizzata da un corpo vettura disegnato in maniera tale da costituire l'anello di congiunzione tra una comoda station wagon ed un furgone adibito al trasporto persone. Della prima riprese le finiture di buon livello e l'equipaggiamento di serie votato al
La caratteristica principale dell'abitacolo della prima ''Espace'' fu, come già detto, la sua modularità: tale aspetto fu realizzato montando tre file di sedili individuali (due anteriori, tre centrali e due posteriori) che potevano essere spostati, abbattuti o ruotati a seconda delle esigenze. Negli allestimenti più ricchi, i sedili anteriori potevano anche essere ruotati all'indietro (ovviamente a vettura ferma) per trovarsi faccia a faccia con gli altri passeggeri e consumare un pasto tutti insieme mentre si chiacchiera, durante una sosta dopo un lungo viaggio. Insomma, la progettazione dell'abitacolo della ''Espace'' ha tenuto conto in grossa misura anche dell'aspetto conviviale. L'abitacolo stesso, poi, fu reso luminoso dalle ampie superfici vetrate, in maniera tale da aumentare il benessere a bordo. Notevole anche la capacità del bagagliaio, che poteva passare da un minimo di 850 litri ad un massimo di 3000 litri<ref>[http://www.automoto.it/catalogo/renault/espace--1984-97/tse/index.html?cbVeicolo=37057 Scheda tecnica di una Espace GTS del 1984]</ref> eliminando completamente le due file di sedili centrale e posteriore.
==== Struttura, meccanica e motori ====
[[File:EspaceTSE1phase1.jpg|thumb
La struttura portante della ''Espace I'' (così come quella delle due successive generazioni della monovolume francese) è costituita da una gabbia in lamiera con pannelli carrozzeria in fibra di vetro, allo scopo di ridurre il peso ed eliminare i rischi derivanti dalla ruggine. Ma anche la scocca stessa ha ricevuto un trattamento antiruggine, consistente in un bagno di zinco che ha permesso alla scocca stessa di venir rivestita da un pellicola di zinco dello spessore di 65
La base meccanica utilizzata per la prima generazione della ''Espace'' è strettamente derivata da quella della [[Renault 18|R18]] e della sua versione [[coupé]], la [[Renault Fuego|Fuego]]. Ciò comportò da una parte l'utilizzo di una meccanica già collaudata e quindi affidabile, ma per contro si dovette per forza avere a che fare con la disposizione longitudinale del motore, potenzialmente in grado di sottrarre spazio all'interno dell'abitacolo, se non fosse stato per il fatto che tale motore era sistemato a sbalzo dell'avantreno, e quindi tale svantaggio fu ridotto. Ma alla soluzione del motore trasversale si sarebbe arrivati solo anni dopo, con il lancio della [[Renault Espace III|terza generazione dell<nowiki>'</nowiki>''Espace'']]. In ogni caso, si ritrovano le soluzioni tecniche previste per la già nota [[berlina]] a 3 volumi di Casa Renault, e cioè l'avantreno a ruote indipendenti con quadrilateri deformabili, il retrotreno ad assale rigido con [[barra Panhard]], l'[[impianto frenante misto]] e lo sterzo a cremagliera.
Al suo debutto la ''Espace I'' fu proposta in una sola motorizzazione, vale a dire il 2 litri a [[benzina]] derivato dalla versione di base dell'ammiraglia [[Renault 25]], anch'essa debuttante in quell'ormai lontano 1984. Tale motore, della [[cilindrata]] di 1995
=== Evoluzione ===
[[File:Renault Espance First Iteration.JPG|thumb|left|La prima generazione dell'espace dopo il restyling del gennaio 1988]]
Gli allestimenti inizialmente previsti furono due, ''GTS'' e ''TSE''. Un concetto come quello dell<nowiki>'</nowiki>''Espace'', in quanto innovativo, incontrò inizialmente uno scarso successo dovuto prevalentemente alla difficoltà da parte del pubblico di metabolizzare una vettura con simili caratteristiche. Basti pensare che nel primo mese di commercializzazione ne furono venduti solo nove esemplari. Questo dato scoraggiante fu però un evento assolutamente temporaneo, visto che, man mano che la vettura cominciò a far breccia nel cuore del pubblico, le vendite presero rapidamente a salire per arrivare a 5.745 esemplari alla fine del 1984, di cui oltre 2.600 nella sola Francia. Alla fine, per far fronte all'impennata di richieste, si dovettero approntare delle ulteriori linee di assemblaggio anche a [[Dieppe]], dove normalmente nascevano le Renault più sportive. Merito di questo successo fu anche l'ampliamento della gamma con l'arrivo di una motorizzazione [[motore diesel|diesel]], consistente in un'unità da 2.1 litri, imparentata con il 2 litri a [[benzina]] ed in grado di erogare fino ad 88
Negli anni successivi vi furono solo aggiornamenti negli allestimenti, ed in particolare nel giugno [[1985]] si ebbe l'arrivo di un allestimento più completo e rifinito denominato ''2000-1''. Tale allestimento, che comprese anche i sedili rivestiti in velluto, fu un omaggio al celebre film di [[Stanley Kubrick]], [[2001: Odissea nello spazio]], che in [[lingua francese|francese]] si traduce con ''2001, l'Odissée de l'Espace'', ricollegandosi così alla denominazione della vettura.
Si arrivò senza altre grosse novità al restyling del [[1988]], avvenuto nel mese di gennaio: in piena fase di crescita delle vendite (nel giugno 1987 si raggiunsero i 50.000 esemplari prodotti), la monovolume francese ricevette un nuovo frontale con calandra aggiornata, dall'andamento più convesso e meno spigoloso, oltre che nuovi gruppi ottici con indicatori di direzione di color bianco. Per quanto riguarda la gamma motori, le due motorizzazioni fino a quel momento utilizzate continuarono a rimanere disponibili, ma il 2 litri a benzina fu depotenziato notevolmente e fu ridotto a 103
Ma già a partire dal 1989, il 2 litri ad iniezione fu pensionato in favore di un'unità da 2.2 litri con potenza massima di 110 CV, quindi inferiore a quella del motore uscente, ma con migliori doti di [[coppia motrice]] che si tradussero in un maggiore spunto dai bassi regimi. Fu anche l'unica motorizzazione catalizzata nella storia della ''Espace I'' e venne proposta sia a trazione anteriore, sia con la già citata trazione integrale ''Quadra''. Tuttavia, tale motorizzazione non fu prevista in alcuni mercati, come ad esempio quello italiano.
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Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche tecniche delle varie versioni previste per la gamma della ''Espace I''<ref>I dati relativi alle prestazioni sono ripresi dal sito [http://www.cardata.com www.cardata.com], salvo dove diversamente indicato</ref>. I prezzi riportati sono in migliaia di [[lira italiana|lire]] e si riferiscono al livello di allestimento meno costoso tra quelli indicati ed al momento del debutto nel mercato italiano<ref>I prezzi e i dati relativi a massa e consumi sono ripresi dai listini Quattroruote dell'epoca, salvo dove diversamente indicato</ref>:
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