Northrop F-89 Scorpion: differenze tra le versioni
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I ritardi nel completamento della torretta, uniti al desiderio dell'USAF di rendere operativo quanto prima il nuovo caccia, portarono (nel marzo del 1949) alla definizione di un ordine, questa volta assegnato alla [[Hughes Aircraft]], per la realizzazione di un sistema d'arma basato su sei cannoni [[Hispano-Suiza HS.404|M24]] calibro 20 abbinati al sistema di controllo del tiro "E-1"<ref name=GBMD47/>; quest'ultimo era costituito dal radar AN/APG-33, operante con frequenza comprese nella [[banda X]] ed un [[organi di mira|mirino]] ottico [[computer]]izzato<ref name=GBMD48>{{Cita|Balzer e Dario, 1993|pag. 48|GBMD}}.</ref>. Con questa soluzione (impiegata operativamente nelle versioni F-89A, B e C) lo Scorpion poteva sparare verso il bersaglio 1 200 proiettili in circa 15 [[secondo|secondi]] (quantità corrispondente a circa 1 [[chilogrammo|kg]] di esplosivo al secondo)<ref name=GBMD48/>.
In alternativa alla soluzione della torretta Martin, alla fine mai impiegata operativamente, (ed anche in questo caso senza alcun impatto sulla produzione in serie) vennero studiate e sperimentate le possibilità di impiegare cannoni di calibro maggiore o razzi aria aria (del tipo [[Folding-Fin Aerial Rocket]]) calibro 2.75 [[pollice (unità di misura)|in]], sempre disposti nel cono di prua<ref name=GrGo/><ref name=GBMD48/>.
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