Piramide di Cheope: differenze tra le versioni

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L'attribuzione della ''Grande Piramide'' a Cheope è deducibile dalla concordanza dei rilievi [[archeologia|archeologici]] e dei dati storici disponibili.
 
[[Erodoto]] ([[V secolo a.C.]]) fu il primo studioso di cui gli scritti sulla piramide sonosiano giunti fino a noi, raccolse informazioni dai sacerdoti egizi suoi contemporanei e le integrò nelle sue ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''.
 
Per i 1200 anni successivi il monumento fu studiato per lo più allo scopo di penetrarvi ed eventualmente saccheggiarlo. Il [[califfo]] [[al-Ma'mun]] vi riuscì attorno all'[[820]] d.C. scavando una galleria, ma trovò la piramide già vuota. Una volta violata se ne perse l'interesse e alla fine del [[XIV secolo]] fu sostanzialmente trasformata in cava. Dalla metà del XVIII secolo divenne meta di esploratori occidentali in cerca di emozioni. Solo dopo le [[guerre napoleoniche]] (1799-1801) e lo scoppio dell'egittomania europea iniziarono le campagne sistematiche di studio da parte degli archeologi europei. Con l'indipendenza dell'[[Egitto]], il controllo del sito è passato in mano dello stato egiziano, che ne regola i permessi di scavo e studio.