Campobasso: differenze tra le versioni
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[[File:Campobasso municipio.jpg|thumb|250px|[[Palazzo San Giorgio (Campobasso)|Palazzo San Giorgio]]]]
* ''[[Palazzo San Giorgio (Campobasso)|Palazzo San Giorgio]]'': palazzo del Municipio, costruito nel [[1879]] sulla chiesa medievale di Santa Maria della Libera. Il palazzo presenta un ampio porticato con archi a tutto sesto e grandi pilastri quadrati. L'elegante facciata è suddivisa in tre piani ed è sormontata da un quadrante d'orologio alla cui base è riportata la scritta "MUNICIPIO". Al centro del primo piano è posto un balconcino a colonnine di marmo sorretto da due colonne dal fusto liscio e dal capitello ionico. Le finestre del primo piano si possono dividere in due gruppi: su quindici totali, cinque di esse presentano un arco a tutto sesto alla sommità, e le restanti dieci sono sormontate da un tamburo a forma triangolare; mentre al secondo piano tutte le quindici finestre non presentano tamburo ma un semplice ordine orizzontale. Particolari le paraste che al secondo piano separano le finestre e si raddoppiano in alcuni punti sezionando la facciata in cinque parti verticali, quasi volessero evidenziare anche la divisione interna della struttura.
* ''[[Palazzo Magno]]'': Il palazzo prende il nome da [[Mercurio Magno]], che ottenne la proprietà dalla famiglia napoletana dei De Tilla i quali utilizzavano l'immobile come residenza privata estiva. Magno rimase proprietario fino al [[1936]], quando la Provincia lo acquistò per stabilirvi la propria sede. Durante la [[seconda guerra mondiale]], la città di Campobasso dovette subire la requisizione di diversi edifici, e tra questi vi fu anche Palazzo Magno. Dai locali del palazzo furono ricavati un ospedale ed un obitorio da parte dei [[Polacchi]]; con lo spostarsi del fronte al di là della [[linea Gustav]], il [[Genio militare italiano]] ottenne il permesso di insediare nel complesso il Comando Zona Bonifica Campi Minati del Molise, organizzando così già nel [[1944]] il primo corso per rastrellatori di mine. Fu solo nel [[1946]] infine che l'edificio fu restituito alla Provincia e da allora ne funge ancora da sede.
* ''[[Convitto nazionale Mario Pagano]]'': All'inizio fu denominato "collegio Sannitico" con decreto del 12 marzo [[1816]], con sede presso il monastero degli Antoniani poiché non idoneo ad edificio scolastico. Compiuti i necessari lavori di adattamento del locale, il collegio venne inaugurato il 16 novembre del [[1817]], assumendo il prefisso ''Real'' con regio decreto del 25 gennaio [[1854]]. La direzione del Real Collegio Sannitico fu affidata ai Padri Barnabiti che portarono avanti un progetto per la costruzione di un nuovo edificio per le scuole e per il convitto. Ottenute le nuove strutture, chiesero ed ottennero di lasciare la gestione dell'Istituto. Il collegio rimase chiuso fino al principio dell'anno [[1857]], quando venne chiamato a dirigerlo il canonico Berardo Palombieri, sotto la cui amministrazione in quell'anno stesso il collegio venne elevato a Liceo.
Il 4 marzo del [[1865]], sotto proposta del [[Ministero della Pubblica Istruzione]], con decreto firmato a [[Milano]] dal re [[Vittorio Emanuele II]], il collegio prese l'attuale denominazione di convitto nazionale "Mario Pagano", in onore del [[giurista]], [[politico]] e patriota italiano [[Mario Pagano]].
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* ''[[Palazzo Mazzarotta]]'': Il palazzo risale al [[XVI secolo]] come sede di una confraternita religiosa e solo nel [[XVIII secolo]] diviene residenza della famiglia nobiliare napoletana dei Mazzarotta, le cui origini risalgono all'epoca aragonese. Un ramo di tale famiglia si trasferì infatti a Campobasso e si stabilì nel palazzo, dove è ancora visibile lo stemma con il delfino sul mare ondoso, variante dell'originale in cui era presente un serpente.. La parte interna ospita il Museo Sannitico.
[[File:Campobasso Palazzo mazzarotta.jpg|thumb|250px|Palazzo Mazzarotta, sede del Museo Sannitico]]
* ''[[Palazzo Cannavina]]'': La sua edificazione va collocata tra il XVII e il XVIII secolo<ref name="amicomol">{{Cita web|url = http://www.amicomol.com/PalazzidelMolise.html|titolo = I Palazzi della Provincia di Campobasso|autore = Franco Nicola|sito = www.amicomol.com|accesso = 9 settembre 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150909124435/http://www.amicomol.com/PalazzidelMolise.html|dataarchivio = 9 settembre 2015|urlmorto = no}}</ref>, fu poi ampiamente rimaneggiato nel corso del XIX secolo. Lo stabile appartenne prima ai [[Carafa]], duchi di Jelsi e feudatari di Campobasso, poi, non avendo questi eredi<ref name="amicomol"/>, passò ai baroni di Campobasso che lo tennero in proprietà fino al
* ''[[Palazzo dell'ex GIL (Campobasso)|Palazzo dell'ex GIL]]'': Il Palazzo ex GIL fu costruito fra il [[1936]] e il [[1938]] su progetto dell'architetto napoletano [[Domenico Filippone]] (1903-1970), «un'architettura che ricevette unanime apprezzamento per la chiarezza distributiva e per l'attenzione con cui il progettista aveva risposto all'effettiva consistenza dell'ambiente paesistico e architettonico circostante, evitando risoluzioni auliche e altisonanti».<ref>{{DBI|nome = Domenico Filippone|nomeurl = domenico-filippone|autore = Maristella Casciato|anno = 1997|pagine = |volume = 47|accesso = 25 dicembre 2015}}</ref> Dopo essere stato sede delle attività della locale [[Gioventù italiana del littorio]], poi dei sindacati e alla fine di una scuola superiore, nel 1975 le competenze sull'edificio passarono dallo Stato alla Regione Molise che però la abbandonò all'incuria e al degrado finché, nel settembre 1989, il palazzo fu riconosciuto di interesse storico artistico e sottoposto a vincolo della Soprintendenza. La Regione Molise, intenzionata a demolire la costruzione, si rivolse allora al [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Ministero per i beni culturali e ambientali]] ottenendo la revoca del vincolo. I contrasti continuarono e, nonostante il ripristino del vincolo nel 1992, in quegli anni le due ali dell'edificio furono demolite.<ref>[http://www.fondazionecultura.it/?q=node/235 Fondazione Molise Cultura - La sede].</ref>
* ''[[Casa della Scuola]]'': edificio scolastico costruito nel XIX secolo, in stile neoclassico.
* ''[[Palazzo delle Poste (Campobasso)|Palazzo delle Poste e Telegrafi]]'': venne costruito tra il [[1923]] e il [[1927]]. Progettato dall'ing. Giambattista de Capoa esso si sviluppa su un pian terreno e due piani più un altro sovrapposto successivamente. Le tre porte d'ingresso principali sono abbellite da robuste inferriate su cui sono presenti, in quella a sinistra, lo stemma della Città di Campobasso e, in quella a destra, lo stemma della Provincia di Campobasso. Nella porta laterale di sinistra, sotto la scritta "Direzione", è presente un bassorilievo in bronzo raffigurante Mercurio che tiene nella mano destra le saette, simbolo della velocità, e nella sinistra il caduceo (bastone con due serpenti attorcigliati).
* ''[[Palazzo di Giustizia (Campobasso)|Palazzo di Giustizia]]'': fu costruito su progetto dell'ing. Silverio Pappalardo tra il 1930 e il 1936 in uno stile che risente dell'austerità del stile dorico a significare la serietà della legge per la difesa del cittadino.
* ''[[Palazzo del Governo (Campobasso)|Palazzo del Governo]]'': nacque all'inizio del XVIII secolo per volere di Agostino Santellis per destinarlo a monastero delle suore carmelitane. Questo desiderio non fu mai realizzato e, nel tempo, fu destinato a parecchi usi. Nel 1810 divenne sede di luogo di pena fino al 1862 quando i detenuti vennero trasferiti nell'apposita costruzione poco lontana. Nel 1856 il Consiglio della Provincia di Molise affidò all'architetto Oscar Capocci l'incarico di presentare un progetto di ristrutturazione al fine di destinarlo a palazzo degli uffici. Esso fu consegnato nel 1861 e lo completò, con modifiche, nel 1862.
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