Castello di Godego: differenze tra le versioni

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La prima notizia documentata{{citazione necessaria}} del luogo risale al periodo [[610]]-[[641]], durante il regno di Eraclio (ducato di Venezia), nel corso del quale fra le famiglie che vennero ad abitare le isole della laguna di Venezia, provenienti da Eraclea (bizantina), viene citata quella dei "Menguni de Gudigi, anteriores fuerunt, sed fortissimi in bello". La notizia indica la qualifica militare della famiglia fuggita all'occupazione longobarda dell'entroterra veneto, e dunque indica l'analogo ruolo militare ricoperto dalla località in epoca gotica - longobarda.
 
Nel [[972]] la corte di Godego viene donata dall'imperatore [[Ottone I]] al vescovo Abramo della chiesa di [[Frisinga]] ([[Baviera]]): il documento falsificato viene riconfermato nel [[992]] dall'imperatore [[Ottone III]]. Successivamente fra il [[1020]] e il [[1030]] avviene un tentativo di permuta della corte di Godego con beni del vescovo di Trento, poi non conclusa. Un'ultima donazione al capitolo della chiesa di Frisinga avviene fra il 1053 e il 1078 che fra gli altri, comprende beni ubicati a Riese, Vallà, ed una corte dominicata presso il [[Muson]].
Nel 1159, in seguito alla richiesta del vescovo Alberto di Frisinga di rinnovare la concessione feudale concessa in precedenza ad Ezzelino, per la latitanza di quest'ultimo lo stesso viene privato delle terre di Godego. L'anno seguente, 1160, tale investitura venne rinnovata in perpetuo. Dopo l'estinzione della famiglia degli Ezzelini, nel 1262 la chiesa di Frisinga investe a titolo di feudo i Camposampiero, ripetuta nel 1272 e nel 1317. Nel 1317 vengono censiti i pascoli comunali che ammontavano a 426 campi.
 
Nel [[1159]], in seguito alla richiesta del vescovo Alberto di Frisinga di rinnovare la concessione feudale concessa in precedenza ad Ezzelino, per la latitanza di quest'ultimo lo stesso viene privato delle terre di Godego. L'anno seguente, 1160, tale investitura venne rinnovata in perpetuo. Dopo l'estinzione della famiglia degli Ezzelini, nel 1262 la chiesa di Frisinga investe a titolo di feudo i Camposampiero, ripetuta nel 1272 e nel 1317. Nel 1317 vengono censiti i pascoli comunali che ammontavano a 426 campi.
 
Si pensa che il nome "Godego" derivi in qualche modo dai [[Goti]], l'antica tribù germanica che invase l'Italia dopo il crollo dell'impero romano. Di questa tribù sono stati peraltro ritrovati dei reperti durante i lavori di scavo dello stadio parrocchiale, situato a pochi metri dai resti dell'antico castello (oggi sotto forma di piccola collina).