Coaching: differenze tra le versioni
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Inserito riferimento alla legge 4 del 2013 per le Associazioni di categoria inserite nell'elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. Eliminata la parola "certificazione" non ammessa in base alle linee guida ministeriali. |
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La parola "coach" evoca quella d'[[allenatore]]. Nel caso del life coaching ad esempio, il coach allena la persona a sviluppare il suo potenziale latente al fine di vivere con più soddisfazione la sua esistenza, a darsi obiettivi concreti allineati ai propri valori personali, e a raggiungerli con motivazione. Il lavoro del coach spesso investe il ragionamento e propone essenzialmente di cambiare abitudini poco funzionali al vivere la vita con soddisfazione, in favore di nuovi comportamenti positivi. Se lavora nell'area business, invece, il coach può essere una persona dell'azienda o un consulente esterno. Nel primo caso il coaching è meno centrato sulla cultura e valori professionali e più sulle competenze tecnico specialistiche. Nel caso del business-coach come consulente esterno l'accento è posto invece sulla [[prestazione]], sul risultato e sul concetto di lavoro di squadra.<ref>{{cita |Di Nubila 2005|pp.285-292}}</ref>
L'attività di coaching si occupa dell'intervento sulla crescita personale dell'individuo e si precisa che la suddetta attività professionale non rientra tra quelle relative alla professione di psicologo ai sensi dell’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e che i professionisti iscritti all’associazione si impegnano a non svolgere tali attività, salvo che siano dotati del relativo titolo professionale ed iscritti all’Ordine degli psicologi.<ref>{{cita |Passmore 2101}}</ref>
Un aspetto distintivo del Coaching è che un Coach è un facilitatore di processo e non di contenuto, che interviene in modo "neutro" in una relazione: non indirizza, non consiglia, ma facilita il cliente in una una scoperta autonoma delle "proprie" soluzioni e verità.
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Il vuoto normativo causa perciò una mancanza di controlli, tanto che alcuni dei life coach e dei wellness coach presenti sul mercato non hanno adeguata formazione o certificazione<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Elizabeth|cognome=O'Brien|url=http://www.marketwatch.com/story/10-things-life-coaches-wont-tell-you-2014-09-05|titolo=10 things life coaches won’t tell you|pubblicazione=MarketWatch|accesso=18 marzo 2017}}</ref>.
Per questa ragione assumono molta importanza le Associazioni Professionali di Categoria (in Italia le più importanti sono A.Co.I. e AICP inserite nell'Elenco Pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico ex art. 2 comma 7 legge 4/2013) che hanno il ruolo di diffondere e tutelare gli standard etici e professionali del Coaching, di fornire una corretta informazione
Con la crescente popolarità del coaching, molte università offrono attualmente negli Stati Uniti programmi di formazione di Coaching. Alcuni corsi offrono un “Life Coach Certificate” dopo appena pochi giorni di lezione, frequentabili da chiunque li richieda e per questo motivo sono considerati dei programmi di formazione "à la carte" nel quale viene "può o può non essere offerta una formazione di Coaching completa dall'inizio alla fine".
==Note==
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