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[[File:ACMA 625 Athena Endoios.JPG|thumb|Atena seduta (Acropolis 625), Atene, Museo dell'acropoli.]]
{{Bio
|Nome = Endoios
|Cognome =
|
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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Intorno a Endoios, e alla cerchia di artisti a lui prossimi, gli studiosi hanno riunito una serie di opere, seguendo l'unica certamente attribuibile, su base stilistica e tramite l'osservazione delle firme; si tratta della ''base di Nelonides'' rinvenuta nel 1922 inglobata nel muro di [[Temistocle]] a sud della porta del [[Pireo]] ad Atene (Museo epigrafico di Atene 12870), che conservava al momento della scoperta una figura seduta dipinta. La cavità sulla superficie superiore della base indica che essa doveva reggere una statua in marmo del tipo del [[kouros]] arcaico. La base riporta due iscrizioni in [[alfabeto attico]]: un [[epitaffio]], scritto sul margine destro del lato frontale su cinque linee orizzontali, e una iscrizione verticale vicino al bordo sinistro dello stesso lato con la firma di Endoios (Ε[ν]δοιος κ[α]ὶ τόνδ᾿ ἐπόε).<ref>IG I³ 1214.</ref> Entrambe le iscrizioni sono state intenzionalmente cancellate prima del riutilizzo della base all'interno delle mura di Temistocle. La ''base di Nelonides'' è stata trovata insieme ad altre due basi; la prima è nota per il rilievo degli atleti che giocano a palla (Museo archeologico nazionale di Atene 3476), l'altra, con dimensioni simili e ugualmente decorata su tre lati, è nota per il rilievo con i giocatori di "hockey" (Museo archeologico nazionale di Atene 3477). La prossimità delle tre basi, nel senso del ritrovamento, ma anche nel senso della prossimità stilistica e strutturale, ha portato a ritenerle parti di un unico gruppo funerario familiare eseguito da Endoios o dalla sua bottega<ref>{{Cita|Keesling 1999|pp. 509-510.}}</ref> (Atene NM 3477 non può appartenere alla stessa mano di Atene NM 3476). Alla figura seduta dipinta tra le due iscrizioni della ''base di Nelonides'' è stata associata l'Atena seduta dell'acropoli e le due opere sono state datate intorno al 530-525 a.C.
La firma di Endoios è stata ricostruita su altre due iscrizioni trovate ad Atene: l'iscrizione sulla base di una [[stele]] funeraria perduta eretta per Lampito (Museo epigrafico di Atene 10643)<ref>IG I³ 1380.</ref> e l'iscrizione sulla base di una statua votiva perduta dedicata da Ophs [ios] (Museo epigrafico di Atene 6249),<ref>{{Cita|Raubitschek 1949|
La ricostruzione della firma sullo scudo del gigante nel fregio del [[Tesoro dei Sifni]] come appartenente ad Endoios da parte di [[Andreas Rumpf]] è molto discussa. Sul ''[[Rilievo del vasaio]]'' (Acropolis 1332), proveniente dall'acropoli di Atene, la firma di Endoios è stata ricostruita da A. E. Raubitschek; il margine sinistro recava il testo della dedica, mentre sul margine destro la firma lacunosa è stata così reintegrata: Ἐν [δοιος εποιεσ] εν.<ref>{{Cita|Raubitschek 1949| n. 70.}}</ref><ref>{{Cita|Keesling 1999|pp. 524-525.}}</ref>
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