Ethica: differenze tra le versioni
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L<nowiki>'</nowiki>'''''Etica dimostrata con metodo geometrico''''' (o ''Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico''; nell'originale [[Lingua latina|latino]]: ''Ethica more geometrico demonstrata'' o ''Ethica ordine geometrico demonstrata''; nota anche semplicemente come ''Etica'' o ''Ethica'') è considerata l'opera principale del [[filosofo]] [[Paesi Bassi|olandese]] [[Baruch Spinoza]];<ref>{{cita|Gentile, Durante, Radetti|p. XXVII}}</ref> venne pubblicata postuma nel [[1677]], lo stesso anno della morte dell'autore.
== Struttura dell'opera ==
Organizzata secondo un [[Metodo deduttivo|metodo assiomatico-deduttivo]] volto a garantire la certezza dei risultati (benché a prezzo di una lettura particolarmente ostica) essa si articola in cinque parti:
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== Genesi dell'opera ==
Una stesura provvisoria della prima parte dell<nowiki>'</nowiki>''Etica'' (la quale nelle intenzioni dell'autore, all'epoca, avrebbe dovuto constare di un totale di tre parti) fu completata da Spinoza nel [[1662]]. Egli aveva già intrapreso, tra il [[1656]] e il [[1657]], la stesura del ''[[Trattato sull'emendazione dell'intelletto]]'' (''Tractatus de intellectus emendatione''), che però aveva lasciato incompleta; inoltre, probabilmente tra il [[1660]] e il [[1661]], egli aveva scritto il ''[[Breve trattato su Dio, l'uomo e il suo bene]]'' (''Korte Verhandeling van God, de Mensch en deszelvs Welstand''), destinato a rimanere inedito fino a dopo la morte dell'autore.<ref name=scribano_3-4>{{cita libro|autore=Emanuela Scribano |titolo=Guida alla lettura dell'"Etica" di Spinoza |editore=Laterza |città=Roma-Bari |anno=2008 |isbn=978-88-420-8732-8 |pp=3-4 }}</ref> Il ''Trattato sull'emendazione dell'intelletto'' era un testo di impostazione [[Cartesio|cartesiana]], in cui Spinoza argomentava, come in una sorta di «discorso sul metodo», l'insuccesso di tutti i tentativi passati di giungere a una fondazione e a una piena comprensione della nozione di [[
Dopo la pubblicazione, nel [[1663]], dei ''[[Principi della filosofia di Cartesio]]'' (''Renati Des Cartes Principiorum Philosophiae pars I et II''), caratterizzati dall'esposizione ''more geometrico'' che sarebbe stata tipica anche del capolavoro di Spinoza, il filosofo fece circolare tra alcuni amici una nuova stesura dell<nowiki>'</nowiki>''Etica'', ancora provvisoria benché da lui stesso ritenuta quasi completa;<ref>{{cita|Scribano|pp. 3-5, 9.}}</ref> a questo stadio l'opera era intitolata ''Philosophia''.<ref>{{cita libro|autore=Steven Nadler |wkautore=Steven Nadler |titolo=Baruch Spinoza e l'Olanda del Seicento |editore=Einaudi |città=Torino |anno=2002 |isbn=978-88-06-19938-8 |p=249 }}</ref> Nel frattempo egli scrisse anche il ''[[Trattato teologico-politico]]'' (''Tractatus theologico-politicus''), che sarebbe stato pubblicato, anonimo,<ref>{{cita|Nadler|p. 298.}}</ref> nel [[1670]]; Spinoza vi sosteneva l'importanza della libertà di pensiero e di espressione al fine di rendere possibile la ricerca da parte di ciascuno del sommo bene, e di conseguenza si opponeva all'ingerenza del potere religioso nella sfera politica e a ogni forma di [[Intolleranza (società)|intolleranza]] che questa o altre cause potessero comportare.<ref name=scribano_5>{{cita|Scribano|p. 5.}}</ref>
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