Uncle Scrooge: differenze tra le versioni

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==Storia della rivista==
Era il numero 178 di ''[[Four Color]]'': la storia era ''[[Paperino e il Natale su Monte Orso]]'' e su quelle pagine esordiva [[Paperon de' Paperoni]] (''Scrooge McDuck''), personaggio destinato ad avere un grandissimo successo, tanto che nel marzo del [[1952]], sul 386 della stessa rivista su cui faceva il suo esordio, ritornava, sempre per mano di [[Carl Barks]], il ''papero più ricco del mondo'' con la storia ''[[Zio Paperone e la disfida dei dollari]]''. Quel numero speciale si intitolava ''Uncle Scrooge'' ed in pratica era il primo numero di una gloriosa testata, che divenne indipendente solo con la sua quarta uscita: ormai il successo di Paperone era stato decretato.
 
La serie, curata sin dall'inizio da Barks, presentava non solo le avventure di lungo respiro con Paperone e nipoti ([[Paperino]] e [[Qui, Quo, Qua]]), ma anche storie brevi, di una o più tavole, che presentavano l'aspetto più ''economo'' del ricco magnate e successivamente, per ridurre le spese di spedizione, un secondo ''serial'' dedicato ad [[Archimede Pitagorico]], il bislacco inventore che tormenta o semplifica la vita (a seconda dei punti di vista) degli abitanti di [[Paperopoli]]. I primi settanta numeri contengono quasi esclusivamente storie scritte e disegnate da Barks (già a partire dall'inizio degli anni sessanta, tuttavia, alcune delle storie secondarie a chiusura del numero erano realizzate da altri autori, a differenza dei numeri pubblicati negli anni cinquanta contenenti solo storie di Barks). Il numero 71 contiene una storia sceneggiata da Barks ma disegnata da [[Tony Strobl]]. Tutti i successivi numeri contengono all'interno o ristampe delle storie di Barks o storie di altri autori come Strobl, [[Don Rosa]] e [[Romano Scarpa]].
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''Uncle Scrooge'', comunque, come molte delle riviste [[Disney]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], è stata pubblicata da più editori: dal [[1952]] al [[1984]] dalla '''Western Publishing''', dal [[1986]] al [[1990]] dalla '''Gladstone''', quindi la '''Disney Comics''' fino al [[1993]] e di nuovo la Gladstone fino al [[1998]], quando sembrava che le pubblicazioni Disney non dovessero più tornare nelle edicole americane. Nel giugno [[2003]], però, la rivista è tornata nelle edicole statunitensi grazie alla '''Gemstone Publishing'''.
 
Dagli anni 90 fino al #383 del 2008, la testata era in formato ''prestige'', cioè aveva 64 pagine invece delle usuali 32. Anche per questo motivo il prezzo era alto, costava infatti 7.99 $. La testata pubblicava essenzialmente ristampe di storie di Barks e molte storie [[Egmont]], ma in qualche raro caso pubblicava anche storie italiane, per lo più disegnate da [[Romano Scarpa]]. Ma alla fine del 2008, la Gemstone, per problemi economici, chiuse tutte le testate disney, incluso U$. Nel corso del [[2009]], tuttavia, la ''[[Boom!Studios|Boom Kids]]'' ha acquistato i diritti per pubblicare i fumetti Disney negli USA e ha riesumato U$, che ha ricominciato a uscire a partire dal settembre 2009 con il n. 384.
[[2009]], tuttavia, la ''[[Boom!Studios|Boom Kids]]'' ha acquistato i diritti per pubblicare i fumetti Disney negli USA e ha riesumato U$, che ha ricominciato a uscire a partire dal settembre 2009 con il n. 384.
 
Durante questa gestione, Uncle Scrooge aveva 24 pagine di fumetti, e ogni quattro numeri usciva un volume contenente tutte le storie pubblicate nei quattro numeri. Il primo volume (#384-387) contiene la saga Egmont della ''Caccia alla numero uno'' mentre il secondo volume (#388-391) contiene la lunga storia italiana degli anni '80 ''Zio Paperone in vacanza con 80 dollari''. Nel terzo e nel quarto volume (#393-399), la Boom ha deciso invece di pubblicare su ''Uncle Scrooge'' solo le storie tratte dal cartone animato ''[[DuckTales]]''.