Publio Morbiducci: differenze tra le versioni
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Romano di lontane origini siciliane e marchigiane, Publio Morbiducci nasce in una famiglia di antica tradizione artigiana. Frequenta a Roma l'Istituto di Belle Arti e incontra [[Duilio Cambellotti]], che egli considererà sempre il suo maestro. Collabora inoltre al fregio ''[[Vittoriano|Altare della Patria]]'' dello scultore [[Angelo Zanelli]]. Nella mostra della [[Secessione Romana]] del 1915, espone due maschere in bronzo che lo consacrano tra gli scultori dell'epoca.
Accanto all'attività di scultore e di pittore, Publio Morbiducci si impone nella tecnica dell'incisione su legno e collabora con numerose xilografie alla rivista di [[Ettore Cozzani]], [[L'Eroica (periodico)|L'Eroica]]. Presto ne diviene un maestro al punto che [[Maurits Cornelis Escher]]<ref>Scrive Federica Pirani in ''Nell’occhio di Escher'', catalogo della mostra omonima, Electa, 2004: ''“Proprio in quegli anni […] Escher poté trovare a Roma un milieu artistico in cui era estremamente viva la ricerca incisoria e la sua rivalutazione come produzione originale e autonoma. Da Morbiducci a Bruno da Osimo […], soprattutto intorno
[[File:Morbiducci bassorlievo e42.jpg|left|thumb|[[Roma]] [[EUR]] [[Palazzo Uffici]] particolare del bassorilievo di Morbiducci]]
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[[File:Monumento al Bersagliere 95-2.jpg|miniatura|Monumento Al Bersagliere - Porta Pia - Roma]]
Nel 1932, dopo il Marinaio, è la volta di un altro eroe del popolo: il ''Bersagliere'' di [[Porta Pia]].
Nel 1937 è nominato Accademico di San Luca e nel 1938 il suo ''[http://www.publiomorbiducci.com/opere/monumenti.php Discobolo in riposo]'' viene allocato tra le statue dello Stadio dei Marmi. Nel 1939 realizza il grande ''Fregio'' marmoreo per il [[Palazzo degli uffici (Roma)|Palazzo degli Uffici]] all'Eur, nel quale celebra i fasti della storia di Roma attraverso i suoi monumenti.
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