Arcangelo Guglielmelli: differenze tra le versioni

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Tra il [[1682]] e il [[1684]] fu il progettista degli stucchi nel [[complesso di Sant'Antonio delle Monache a Port'Alba]], contemporaneamente progettò l'intervento della facciata della [[chiesa di Santa Maria in Portico]], tuttavia i due terremoti sviluppano l'occasione per il rinnovo dell'apparato decorativo, ma nel contempo riuscì ad accogliere gli sviluppi architettonici da [[Roma]] introdotti dagli architetti della città papale. Dopo il sisma del [[1688]] si occupò del restauro della [[chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce]]. Dal [[1690]] al [[1693]] rifece completamente la [[chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne]], la struttura, caratterizzata da una planimetria a [[croce greca]] con bracci trasversali corti, possiede una facciata molto singolare: al centro si apre una nicchia che alloggia la statua della Vergine sotto un panneggio di matrice berniniana. Dal [[1691]] lavorò al completamento della [[chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone]]. Al seguito dei danni provocati dal sisma, realizzò gli interventi di restauro e consolidamento nella [[Cattedrale di Amalfi]] e della [[Cattedrale di Salerno]]. Nella prima chiesa pu autore di rilevanti modifiche alla struttura originaria come la sostituzione dei pilastri alle colonne, murazione finestre, stucchi e cassettonato nella navata centrale. La facciata fu cancellata alla fine del [[XIX secolo]] e rifatta da [[Errico Alvino]]. Alla chiesa salernitana, i cui lavori durarono dal [[1691]] al [[1697]], fu eseguita un percorso di inglobamento delle precedenti strutture.
 
Dal [[1691]] al [[1703]] rifece completamente la [[Chiesa di San Domenico (Barra)|chiesa di San Domenico]] di [[Barra (quartiere di Napoli)|Barra]]. Il Guglielmelli trasformò la pianta ellittica di [[Giuseppe Nuvolo]] ed espanse il complesso, ma dal 1703 fu estromesso e il cantiere fu affidato a [[Francesco Solimena]].
 
Nel [[1692]], su commissione di [[Antonio Sanfelice]] e di [[Carlo Celano]], fu il progettista del restauro della [[Basilica di Santa Restituta]]; si occupò della soluzione berniniana del proscenio sorretto dagli angeli di [[Bartolomeo Ghetti (scultore)|Bartolomeo Ghetti]] che incornicia un dipinto di [[Lorenzo Vaccaro]]. Tra il [[1692]] e il [[1693]] progettò la nuova cupola della [[chiesa del Gesù Nuovo]], abbattuta nel secolo successivo per dissesti; si occupò del restauro delle cappelle e realizzò i portali laterali con il fastigio del portale centrale realizzato da [[Pietro Ghetti]] e [[Bartolomeo Ghetti (scultore)|Bartolomeo]]. Nel [[1693]] sostituì [[Giovan Battista Contini]] come architetto ordinario dell'[[Abbazia di Montecassino]] e rimaneggiò la chiesa di San Germano a [[Cassino]]. Nel [[1694]] gli venne commissionato il progetto di espansione della [[chiesa di Santa Maria Donnalbina]], aggiungendo un presbiterio con cupola. Contemporaneamente realizzò il completamento della [[chiesa di San Carlo all'Arena]] e di [[Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)|San Giorgio Maggiore]] e dal [[1696]] fu presso il cantiere di restauro della facciata della [[Basilica di San Paolo Maggiore]], fu estromesso nel [[1701]]. Nel [[1699]] si conclusero i lavori di rifacimento nella [[chiesa di Sant'Antonio Abate (Napoli)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]; nella chiesa si occupò della totale riorganizzazione decorativa della navata, tra le finestre dipinti di [[Domenico Viola]] e progettò il cassettonato e l'altare maggiore.