Giorgio Ravaz: differenze tra le versioni
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Figlio di Paolo Augusto Ravaz e Teresa Reviglio, era nato a Torino il 17 ottobre 1923 e aveva frequentato l'ITIS per tessili e chimici tintori dal 1939 al 1943<ref>Fascicolo “Ricerca sul Partigiano Giorgio Ravaz”, stampato da ANPI, Sez. Martorelli (Torino, circoscrizione 6), Torino 2017.</ref>. L'istituto aveva sede in Via Niccolò Paganini 22 a Torino, l'attuale sede dell'Istituto professionale statale Beccari<ref>Verificabile qui http://www.istitutobeccari.gov.it/ </ref>. Nell'anno scolastico 1943-1944 Giorgio Ravaz risultava iscritto al quarto anno<ref>Fascicolo “Ricerca sul Partigiano Giorgio Ravaz”, stampato da ANPI, Sez. Martorelli (Torino, circoscrizione 6), Torino 2017, documenti delle comunicazioni scuola-famiglia.</ref>. Allora residente a Torino, il ragazzo venne chiamato alle armi, in forza all'8^ Reggimento Autieri (Roma), il 16 gennaio 1943<ref>Fascicolo “Ricerca sul Partigiano Giorgio Ravaz”, stampato da ANPI, Sez. Martorelli (Torino, circoscrizione 6), Torino 2017, documenti delle comunicazioni tra esercito ed istituto scolastico.</ref>.
Ravaz scelse la renitenza alla leva dal 1° febbraio 1944, arruolandosi tra le fila della [[Resistenza italiana|resistenza]] partigiana: entrò nella Banda Marmore <ref> Roberto Nicco, "La Resistenza in Valle d'Aosta",
Organizzatasi nel febbraio 1944 come Formazione autonoma "Tito" la banda era una formazione non legata ai partiti del [[Comitato di Liberazione Nazionale]] e contraria ad una eventuale annessione della Valle d’Aosta alla Francia. Comandata da Celestino “Tito” Perron, era costituita da elementi profondamente legati al territorio, provenienti dalla valle e dai dintorni, che nel tempo giunse a contare quasi duecento uomini armati. L'attività della banda consisteva in prelevamento o disarmo di militi e presidi, azioni di guerriglia e sabotaggio, come il deragliamento di treni nel luglio 1944.
La banda venne duramente colpita da un pesante rastrellamento tedesco il 28 ottobre 1944, che causò la morte di tredici componenti, il ferimento di una trentina e il forte ridimesionamento del gruppo. Tra i caduti figura Giorgio Ravaz, morto in combattimento il 28 ottobre 1944<ref> A cura di Daniela Giovanna Jon e Marisa Alliod, ''Silens loquor. Cippi, lapidi e monumenti a ricordo dei partigiani e dei civili morti nella Resistenza in Valle d’Aosta 1943-1945'',
Agli inizi del 1945 Tito e compagni si riorganizzeranno, fondando la 101esima Brigata Garibaldina “Marmore”, grazie alle armi avute dagli alleati in Francia e all’appoggio del CLN di Torino.
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