|Epoca = 1900
|Attività = designer
|Attività2 = docente
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = , la cui attività si è svolta prevalentemente in [[Italia]]
== Biografia ==
IniziaIniziò come [[incisore]], studiando alla Kunstgewerbeschule di [[Zurigo]], ma subito si indirizzaindirizzò, grazie ai celebri fotografi svizzeri [[Werner Bischof]] e [[Alfred Willimann]], verso una cultura visiva di stampo contemporaneo, influenzata dai movimenti d'avanguardia dell'epoca, tra cui il [[futurismo]] russo.
Nel 1939 vienevenne chiamato a collaborare all'industria grafica Conzett & Huber. Qui incontraincontrò [[Max Bill]] e [[Hans Neuburg]].
Nel [[1940]] si stabiliscestabilì a [[Milano]], collaborando con la realtà grafica più importante dell'epoca, lo [[studio Boggeri]], studiando contemporaneamente all'[[Accademia di Brera]] ed entrando in contatto con designer quali [[Bruno Munari]] e [[Lica Steiner|Lica]] e [[Albe Steiner]].
Dopo una parentesi in [[Svizzera]] ([[1941]]-[[1945]]), dove lavoralavorò per la rivista ''Du'' e prende parte all’''Allianz'' (artisti d'arte astratta), tornatornò in Italia e iniziainiziò la collaborazione con [[Giulio Einaudi]], cheper loil incaricaquale di rinnovarerinnovò tutta la grafica della sua casa editrice torinese.
Nel 1948 studiaelaborò la grafica della nuova testata economico-finanziaria ''24 Ore'', il cui direttore [[Piero Colombi]] era suo amico personale.
Nel 1950 disegnadisegnò marchio e logotipo per [[La Rinascente]].
Con [[Achille Castiglioni]] e [[Erberto Carboni]] progettaprogettò importanti allestimenti, quali [[RAI]], [[ENI]], Montecatini e varie mostre della radio: la sua attività lo portaportò a distinguersi anche nel campo editoriale e collabora con importanti aziende quali [[Legler]], [[Olivetti]], [[Esselunga]], [[Feltrinelli]], [[Istituto Geografico De Agostini]].<ref>Per l'attività professionale di Huber si veda: ''Max Huber'', a cura di Stanislaus von Moos, Mara Campana, Giampiero Bosoni, Londra, Phaidon, 2006</ref>.
È statoFu attivo anche nel campo dell'insegnamento, presso l'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] di Milano ([[1959]]-[[1962]]), alla Scuola Politecnica di Design (anni settanta), alla CSIA di [[Lugano]]. ed è statoFu socio dell'AGI, [[Alliance Graphique Internationale]].
Huber ricevericevette il [[premio Compasso d'Oro]] nel 1954 grazie al progetto ''Plastica stampata'' per l'azienda italiana Stabilimenti Ponte Lambro.
Nel 2005 viene inaugurato a Chiasso il MAX, Museo Max Huber<ref>[http://maxmuseo.ch/it/museo.html Museo Max Huber]</ref>, che raccoglie l'eredità del maestro ed è diretto dalla vedova, la giapponese Aoi Kono.
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