Lingua ligure: differenze tra le versioni
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|colore=#ABCDEF
|nome=Ligure
|nomenativo=''
| altnome = ''
| pronuncia =
|stati={{Bandiera|ITA}} [[Italia]]<br />{{Bandiera|FRA}} [[Francia]]<br />{{Bandiera|MCO}} [[Principato di Monaco]]<br />Paesi in cui sono state presenti comunità di lingua ligure:<br />{{Bandiera|ARG}} [[Argentina]]<br />{{Bandiera|BRA}} [[Brasile]]<br />{{Bandiera|CHL}} [[Cile]]<br />{{Bandiera|PER}} [[Perù]]<br />{{Bandiera|URU}} [[Uruguay]]<br />
|regione=[[File:Flag of Liguria.svg|20px|bordo]] [[Liguria]]<br />[[File:Piemonte Bandiera.png|20px]] [[Piemonte]]<br /><small>([[Caprauna]], [[Briga Alta]], [[Alto (Italia)|Alto]], [[Oltregiogo]] e alta [[Val Tanaro]])</small><br />[[File:Emilia-Romagna-Bandiera.png|20px|bordo]] [[Emilia-Romagna]]<br /><small>(alta [[Val Trebbia]] e alta [[Val di Taro]])</small><br />[[File:Flag of Lombardy.svg|20px|bordo]] [[Lombardia]]<br /><small>(alta [[Valle Staffora]], con supposte influenze sul [[dialetto bustocco]]<ref name=Marinoni>{{Cita|Marinoni, 1957|pp. 37-50}}</ref>)</small><br />[[File:Flag of Sardinia.svg|20px|bordo]] [[Sardegna]]<br /><small>([[Carloforte]] e [[Calasetta]])</small><br />[[File:Blason région fr Provence-Alpes-Côte d'Azur.svg|20px]] [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]]<br /><small>([[Val Roia]])</small><br />[[File:Flag of Corsica.svg|20px|bordo]] [[Corsica]]<br /><small>([[Bonifacio (Francia)|Bonifacio]] e [[Calvi (Francia)|Calvi]])</small>
|persone=350.000 (2016)
| scrittura = [[Alfabeto latino]] <small> ([[ortografia ligure]]) </small>
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| mappa =[[File:Ligure-Ligurian-map.svg|290px]]
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}}
La '''lingua ligure'''{{ISO 639}} (nome nativo '''''
La denominazione di "ligure" è stata adottata a livello scientifico come termine che coinvolgesse l'intero contesto regionale, sebbene questa scelta abbia generato qualche confusione con l'antica lingua dei [[Liguri]] preromani. La denominazione in uso per le varietà romanze della [[Liguria]] corrisponde in realtà a "genovese" fin dal [[XIV secolo]], con riferimento all'etnonimo relativo agli abitanti della [[Repubblica di Genova]]; occorre peraltro ricordare che la varietà parlata nell'area centrale della regione è non solo la più estesa quanto a percentuale di locutori, ma anche l'unica dotata di solide e consistenti tradizioni letterarie. Tale denominazione risulta inoltre maggioritaria fra gli stessi parlanti, in alternativa alla quale ciascuna [[Varietà (linguistica)|varietà]] può essere denominata con il gentilizio riferito al centro corrispondente ([[Dialetto spezzino|spezzino]], [[Dialetto intemelio|intemelio]], ecc.).
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Dopo la crisi di metà [[XVII secolo|Seicento]] l'espressione in genovese riprende vigore su temi politico-patriottici, prima con le opere di [[Carlo Andrea Castagnola]] e [[Gio. Agostino Pollinari]] che celebrano la resistenza genovese al bombardamento francese del [[1684]], poi con la fioritura intorno al [[1745]]-[[1748]] di un'ampia produzione [[epica]] dedicata alla guerra di liberazione dall'occupazione austro-piemontese (la cosiddetta guerra di Balilla) e alle ultime vittorie sui [[corsari barbareschi]]: a opere anonime come la ''Libeaçion de Zena'' e il ''Trionfo dro pòpolo zeneize'' si associa in particolare la multiforme attività poetica e teatrale di [[Stefano de Franchi]], autore aristocratico che apre tuttavia al gusto popolaresco nelle sue traduzioni da [[Molière]] (''Comedie transportæ da ro françeize in lengua zeneize'') e nelle poesie originali di contenuto lirico e patriottico. Questa vena sarà continuata con accenti diversi durante la breve stagione della poesia rivoluzionaria legata all'instaurazione ([[1797]]) del regime filofrancese.
L'[[XIX secolo|Ottocento]] si apre all'insegna dello scoramento per l'annessione forzata alla [[Casa Savoia|monarchia sabauda]], che genera da un lato il disimpegno, risolto in chiave introspettiva e moraleggiante, di [[Martin Piaggio]] (''Esòpo zeneise''), dall'altro la reazione patriottica e liberal-repubblicana di autori come [[Giovanni Casaccia]], [[Giovanni Battista Vigo]] e soprattutto [[Luigi Michele Pedevilla]], che col [[poema epico]] ''A Colombìade'' si inserisce a pieno titolo nel clima delle rinascenze culturali delle lingue minoritarie europee. Riprende vigore nell'Ottocento anche la produzione in prosa: sia la narrativa, per lo più legata alle appendici di giornali in genovese come ''O Balilla'' e ''
Ai primi del [[XX secolo|Novecento]], mentre nasce o cresce la scrittura in alcune varietà dialettali periferiche ([[dialetto spezzino|spezzino]], [[dialetto intemelio|ventimigliese]], alassino, [[dialetto monegasco|monegasco]]), [[Angelico Federico Gazzo]] con la traduzione integrale della ''[[Divina Commedia]]'' si inserisce, rinnovandolo, al seguito del filone regionalista ottocentesco; dopo gli aggiornamenti tentati da [[Carlo Malinverni]], il clima poetico del Novecento è dominato però dalla figura di [[Edoardo Firpo]], autore attento al recupero della tradizione classica ma aperto al [[decadentismo]] e al rinnovato gusto della poesia dialettale italiana contemporanea. Nello stesso periodo si distingue anche il poeta savonese [[Giuseppe Cava]].
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