Discussione:Jāti: differenze tra le versioni

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: Non credo sia così importante preso singolarmente dipende cosa vuole significare nel discorso. Quello che è importante comprendere è che i ''varṇa'' sono nati per problemi cultuali, ovvero chi, come, quando, compie i riti religiosi; chi, come, quando e a quale, può accedere al sapere religioso. Dopodiché quando ci si è posto il problema se il ''brāhmaṇa'' era tale per diritto di nascita o per "qualità" è sorto il dibattito che comunque si è concluso a favore della discendenza giustificandola con il ''[[karman]]'' dell'individuo. Sappiamo di questo dibattito per le osservazioni che emergono da quel famoso passo del ''[[Mahābhārata]]'' (cfr. III (Vanaparvan) 216, 13cd-15ab) dove, ed è un ''brāhmaṇa'' a sostenerlo, si è ''brāhmaṇa'' per qualità altrimenti se ci si comporta da ''[[śūdra]]'' si è dei ''śūdra'', viceversa se un ''śūdra'' si comporta da ''brāhmaṇa'' è un brāhmaṇa. Ma nella ''[[Bhagavadgītā]], che è parte integrante del ''Mahābhārata'' ed è la parte più importante in assoluto all' I, 41 così si esprime il Arjuna il compagno di Kṛṣṇa:
{{q|"Quando il disordine predomina, o Kṛṣṇa, le donne della famiglia si corrompono: quando le donne sono corrotte, o figlio di Vṛṣṇi, si produce la mescolanza delle caste."| ''[[Bhagavadgītā]]'', I, 41. Traduzione di [[Anne Marie Esnoul]]|adharmābhibhavāt kṛṣṇa praduṣyanti kula-striyaḥ<br>
strīṣu duṣṭāsu vārṣṇeya jāyate varṇa-saṃkaraḥ|lingua=sa}}
 
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