Renato Sandalli: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nacque a [[Genova]] il 25 febbraio [[1897]].<ref name=U9p174>{{Cita|Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969|p. 174}}.</ref> Dopo l'entrata in [[Prima guerra mondiale|guerra]] dell'[[Italia]], nel febbraio [[1916]] si arruola volontario nel [[Regio Esercito]]. Viene assegnato, con il grado di [[sottotenente]] di complemento, alla [[Fanteria]], corpo dei [[Bersaglieri]].
Nel novembre dello stesso anno viene ascritto al servizio permanente per merito di guerra. Nel corso della [[prima guerra mondiale]] viene decorato con
Nel gennaio [[1921]], assegnato al [[Servizio Aeronautico]], consegue il brevetto di pilota di aeroplano, diventando [[pilota militare]] a partire dall'ottobre successivo. Dal maggio del [[1922]] al giugno [[1924]] presta servizio nel Comando scuole aviatori di [[Capua]], nel 3º Raggruppamento aeroplani da ricognizione e nella 131ª Squadriglia di [[Ciampino]]. A partire dall'ottobre [[1923]] cessa di appartenere ai ruoli del Regio Esercito, entrando a far parte di quelli del Corpo di Stato Maggiore della neocostituita [[Regia Aeronautica]]. Nei successivi periodi ricopre vati tipi di incarichi presso il [[20º Stormo|20º Stormo da ricognizione]], il Centro equipaggi della Regia Aeronautica, e il [[21º Stormo]]. Nel gennaio [[1926]], con il grado di [[capitano]], raggiunge l'Aviazione della [[Somalia]] come comandante della 36ª Squadriglia da ricognizione dotata di velivoli [[Fiat R.2]].<ref name=L5p11>{{Cita|Lioy 1965|p. 11}}.</ref> Partecipa alle operazioni per all'occupazione di Nogal e del [[Sultanato di Obbia|sultanati di Obbia]] e [[Sultanato della Migiurtinia|dei Mingiurtini]]<ref name=L5p10>{{Cita|Lioy 1965|p. 10}}.</ref> Dal 1º ottobre 1926 al 10 maggio [[1927]] svolse le funzioni di comandante dell'Aviazione della Somalia.<ref name=L5p237>{{Cita|Lioy 1965|p. 237}}.</ref>
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