Petronio Arbitro: differenze tra le versioni
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Petronio, venuto al corrente della vicenda, non volle aspettare la condanna dell'imperatore e decise di darsi la morte (credibilmente a Cuma), ma senza fretta: si recise le vene, le fasciò e le aprì di nuovo, comportandosi intanto come se fosse un giorno qualsiasi. Egli mangiò, ascoltò musica e versi di poesia, discusse di filosofia, ma in maniera leggera; poi riposò, in modo tale che la morte sembrasse casuale.
==Satyricon==
Il Satyricon è pervenuto in forma frammentaria, e dalle fonti risulta che le parti a noi giunte costituiscano i libri XV e XVI. La vicenda viene narrata in prima persona da un giovane di nome Encolpio che ricorda i particolari di un viaggio affrontato con un amico, nonchè amante, di nome Gitone. Encolpio è tuttavia assediato nel suo amore per Gitone da un altro giovane: Scitone. I tre vivono in una Graeca Urbs della Campania, individuata in Napoli o Pozzuoli. Un giorno vengono accusati da una donna, Quartilla, sacerdotessa del dio Priapo, di aver profanato il culto del dio stesso, e vengono costretti, per punizione, a partecipare ad un'orgia. La scena dell'orgia si svolge nella casa di un ricco ''parvenu'' di nome Trimalchione. Il padrone della villa esibisce tutta la sua ricchezza con deprimente ostentazione, tipica del rozzo popolano arricchito. Dopo la cena Encolpio e Scitone litigano per l'amore di Gitone, e quest'ultimo preferisce Scitone. Poco dopo Encolpio incontra un vecchio letterato di nome Eumolpo con cui procederà nel resto del viaggio, sempre insieme a Gitone, il quale si riunirà a Encolpio.
Il Satyricon viene erroneamente considerato un romanzo. In realtà del romanzo antico conserva solo la struttura narrattiva, che prevede la descrizione di una serie di eventi lungo il filo conduttore del classico tema del viaggio. In realtà si avvicina molto di più alla ''satira menippea'', in quanto troviamo un'alternarsi di forma prosaica e poetica. Di forte influenza è anche il genere della ''novella milesia'', che trattava di argomenti licenziosi appartenenti ai ceti popolari. L'opera è perciò da configurare nella letteratura di intrattenimento, e trova la sua spiccata originalità nella differenza di toni e stile che l'autore adotta a secondo della situazione da narrare. Così abbiamo un vero e proprio ''pastiche'', che consente all'autore di passare da uno stile alto, aulico ad uno basso, popolare.
==In letteratura==
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