Giuseppe Meazza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
-sistemo note
m -fix nota
Riga 72:
Fu uno dei primi calciatori a godere di grande popolarità anche al di fuori del terreno di gioco.<ref name=corriere/><ref>{{Cita|Pezzotti, Vietti|pp. 139-140}}.</ref><ref>{{Cita|Garlando|p. 104}}.</ref>
 
Morì il 21 agosto 1979 a [[Lissone]] in seguito a un [[tumore del pancreas]] (organo che gli era già stato pazialmente asportato chirurgicamente), aggravato da problemi cariocircolatori, poco prima di traferirsi (come già aveva fatto in primavera) per un periodo di [[convalescenza]] a [[Rapallo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.giorgiomicheletti.it/morte-di-giuseppe-meazza.html|titolo=Peppìn Meazza era il "folber"|autore=Giorgio Michelettiti}}</ref> La notizia fu diramata per sua volontà a funerali avvenuti, e ciò causò non pochi fraintendimenti su luogo e data di morte.<ref name="Maffeis">{{cita|Maffeis|p. 191}}</ref> Meazza venne inizialmente tumulato al [[Cimitero Monumentale di Milano]]; il [[Commemorazione dei defunti|2 novembre]] 2004, alla presenza delle due figlie Silvana e Gabriella, di [[Giacinto Facchetti]] e del sindaco di Milano [[Gabriele Albertini]], la salma di Meazza venne traslata nella Cripta del [[Famedio]] del medesimo Cimitero Moumentale, zona riservata alle più importanti figure legate alla città.<ref>{{Cita web|url=http://www.inter.it/it/news/24898/meazza-riposa-tra-i-campioni-di-milano|titolo=Meazza riposa tra i campioni di Milano|data=2 novembre 2004}}</ref>
 
== Caratteristiche tecniche ==
Riga 90:
Scartato dal {{Calcio Milan|N}} a causa del fisico mingherlino,<ref name=corriere/> a quattordici anni compiuti entrò a far parte dell'[[Internazionale Football Club|Internazionale]] disputando il campionato ragazzi.<ref>Il Dottor Franco Bettinelli nato nel 1909 e capitano dello Sport Iris Milan (presidente S.G. Nazionale dal 1962 al 1977) in un suo memoriale scrisse che vinsero il campionato ragazzi 1924-25 battendo l'{{Calcio Inter|N}} in tutte le partite che disputò contro Meazza (elogio all'Iris Milan sulla Gazzetta dello Sport, circa aprile 1925 a firma Mario Zappa, su due colonne).</ref> Fu [[Fulvio Bernardini]] a scoprirlo e ad insistere presso l'allenatore dell'Inter, [[Árpád Weisz]], affinché lo inserisse in prima squadra: Bernardini (che sarebbe diventato in seguito un importante allenatore e avrebbe scoperto numerosi altri giocatori, fra cui un altro che diventerà poi egli stesso centravanti dell'Inter, [[Alessandro Altobelli]]) si fermava sempre più spesso, al termine degli allenamenti, a osservare estasiato, tra i ragazzi delle giovanili, quel ragazzino che con il pallone tra i piedi faceva meraviglie. Bernardini, si narra, fu tanto insistente e convincente che alla fine Weisz volle visionarlo personalmente. Weisz si rese conto che Bernardini non aveva esagerato: a sedici anni il ragazzo fu aggregato in prima squadra, e un anno dopo Giuseppe Meazza esordiva nell'Inter, nella Coppa Volta.
 
Fu in quell'occasione che gli fu dato il soprannome di “[[Balilla (fascismo)|Balilla]]”: quando l'allenatore Weisz lesse nello spogliatoio la formazione, annunciando la presenza in squadra di Meazza fin dal primo minuto, un anziano giocatore dell'Inter, [[Leopoldo Conti]], esclamò sarcastico: «Adesso facciamo giocare anche i balilla!».<ref name=corriere/> L'[[Opera Nazionale Balilla]], che raccoglieva tutti i bambini dagli 8 ai 14 anni, era stata costituita nel 1926 e così allo scherzoso "Poldo" venne naturale apostrofare in quel modo il giovanissimo esordiente. Ma si sarebbe ricreduto presto: Meazza, in quella partita giocata contro la [[Unione Sportiva Milanese|Milanese]], segnò tre gol, assicurando all'Inter la vittoria e facendo capire a tutti che era nata una stella.<ref>{{cita libro|autore=Paolo Facchinetti|titolo=La Grande Ambrosiana. L'Inter di Meazza contro Juve e Bologna: storia e numeri di uomini e fatti leggendari|editore=GEO Edizioni|città=Empoli|anno=2001}}</ref> "Peppìn", come veniva chiamato in [[Dialetto milanese|dialetto meneghino]], seguitò a giocare nel ruolo di centravanti nell'[[Associazione Sportiva Ambrosiana-Inter|Ambrosiana]] – com'era stata ribattezzata l'Inter in epoca [[fascismo|fascista]] dopo la [[Carta di Viareggio|forzata fusione]] con la Milanese. Iniziò subito a farsi notare a suon di gol e per la sua classe sopraffina, tanto che, non ancora ventenne, guidò la sua squadra alla conquista del neonato campionato di [[Serie A]] nel [[Serie A 1929-1930|1929-30]] conquistando il titolo di [[capocannoniere]] con ben 31 reti.
 
Nel [[Serie A 1935-1936|1935-36]] si laureò nuovamente capocannoniere, con 25 reti, impresa che ripeté anche nel [[Serie A 1937-1938|1937-38]] guidando per la seconda volta l'Ambrosiana-Inter alla conquista dello [[scudetto (sport)|scudetto]].
Riga 103:
==== Nazionale ====
[[File:Giuseppe Meazza 1930-1933.jpg|thumb|left|upright=0.7|Meazza agli esordi con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]], nei primi anni 1930.]]
 
Esordì in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] non ancora ventenne il 9 febbraio 1930 a [[Roma]] in {{NazNB|CA|ITA}}-{{NazNB|CA|CHE}} terminata 4-2 con le sue due reti. Tre mesi più tardi, l'11 maggio dello stesso anno, alla sua quarta presenza in maglia azzurra, Meazza appose la sua prima firma in campo internazionale, in una delle giornate più gloriose del calcio italiano. Tre prodezze del ''Balilla'' spianarono la strada alla nazionale guidata da [[Vittorio Pozzo]], verso il primo grande trionfo della sua giovane storia. L'Italia superò l'[[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]] a [[Budapest]] con un netto 5-0, in quella che, di fatto, era la finale della prima [[Coppa Internazionale]]. Era quella anche la prima vittoria italiana in casa dei maestri danubiani, trasferta che, fino ad allora, aveva restituito memorabili rovesci, e il nome del diciannovenne fuoriclasse di Porta Vittoria irruppe nel novero delle grandi stelle del calcio continentale. L'eco dell'impresa, in Italia, fu enorme. La partita, seguita alla radio da un pubblico incredulo, rappresentò momento di svolta per il Calcio, non più vassallo delle scuole mitteleuropee, e, dopo quella partita, Meazza sarà l'eroe di tutti gli sportivi italiani.
 
Riga 116 ⟶ 117:
[[File:Italia-Inghilterra 1-1, Firenze, 18 maggio 1952.jpg|thumb|Meazza (estrema destra) in veste di preparatore della nazionale nel 1953]]
 
Dopo le esperienze da giocatore-allenatore maturate a [[Bergamo]] e Milano nell'immediato secondo dopoguerra, da tecnico guidò la {{Calcio Pro Patria|N}}, ancora l'Inter in varie circostanze, mentre nel biennio 1952-1953 fece parte della [[Allenatori della Nazionale di calcio dell'Italia|commissione tecnica]] della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale]] affiancando, in qualità di [[preparatore atletico]], l'allenatore [[Piercarlo Beretta]]; fu anche il primo italiano a guidare una squadra straniera, il {{Calcio Besiktas|N}}, rimanendo in Turchia per cinque mesi a partire dal gennaio 1949.<ref>{{cita news|pubblicazione=[[Calcio 2000]]|numero=34|data=settembre 2000|p=133}}</ref> In seguito divenne responsabile del settore giovanile dell'Inter.<ref>{{Cita libro|nome=Bruno|cognomename="Maffeis|titolo=Quelli che hanno fatto grande Milano, l'Italia: I personaggi sepolti nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano|url=https:"//books.google.it/books?id=VOxTCgAAQBAJ&pg=PA191&lpg=PA191&dq=settore+giovanile+inter+Giuseppe_Meazza&source=bl&ots=W16L7xrsvn&sig=VbmXCZorFRc1Ru6LPnjPL1ck9lE&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjEgJDT3vXUAhWJ1hoKHalRAHUQ6AEISDAG#v=onepage&q=settore%20giovanile%20inter%20Giuseppe_Meazza&f=false|accesso=2017-07-06|data=2015-08-07|editore=Youcanprint|lingua=it|ISBN=9788893060516}}</ref>
 
== Statistiche ==
Riga 320 ⟶ 321:
 
== Bibliografia ==
* {{Citacita libro|autore=Elio Corbani|coautori=Pietro Serina|titolo=Cent'anni di Atalanta|volume=2|anno=2007|editore=SESAAB|città=Bergamo|isbn=978-88-903088-0-2}}
* {{cita libro|autore=Paolo Facchinetti|titolo=La Grande Ambrosiana|città=Empoli|editore=GEO Edizioni|anno=2001|isbn=978-88-699904-9-6|cid=Facchinetti}}
* {{cita libro|autore=Luigi Garlando|capitolo=I personaggi: Giuseppe Meazza|titolo=Inter – Cento di questi anni|editore=La Gazzetta dello Sport|anno=2008|pp=102-105|cid=Garlando}}
*{{cita libro|autore=Bruno Maffeis|titolo=Quelli che hanno fatto grande Milano, l'Italia|url=https://books.google.it/books?id=VOxTCgAAQBAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|città=Milano|editore=Youcanprint|anno=2015|ISBN=978-88-911-8666-9|cid=Maffeis}}
* {{cita libro|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-meazza_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|capitolo=MEAZZA, Giuseppe|titolo=Enciclopedia dello Sport – Calcio|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|autore=Fabio Monti|città=Roma|anno=2002|pp=761-762|cid=Monti}}
* {{cita libro|titolo=Dizionario della grande Inter|autore1=Gianluigi Pezzotti|autore2=Rita Vietti|città=Roma|editore=Newton Compton|anno=2002|ISBN=978-88-8289-496-2|cid=Pezzotti, Vietti}}