Ermacora Zuliani: differenze tra le versioni

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Con l'inizio della [[Fronte orientale (1941-1945)|Campagna di Russia]]<ref name=R0p215>{{Cita|Rocco 2000|p. 215}}</ref> nel [[1941]], partì volontario al comando del LXIII Btg CC.NN. della [[63ª Legione CC.NN. d'Assalto "Tagliamento"]]<ref name=R0p215/> assegnata al [[ARMIR|Corpo di spedizione italiano]].<ref name=M9p15/> L'unità entro in combattimento l'8 settembre 1941, sulla riva destra del fiume [[Dnieper]].<ref name=M9p17>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 17}}</ref> Tra il 25 dicembre 1941 e il 25 gennaio [[1942]]<ref name=M9p18>{{Cita|Memoria di "Mache",1959|p. 18}}</ref> partecipà ai combattimenti durante l'[[Battaglia di Natale|Offensiva di Natale]], scatenata dai sovietici contro le linee italiane, resistendo brillantemente a Malo Orlowka.<ref name=M9p18/> Nel febbraio 1942 fu decorato dal generale Marazzani con una Medaglia d'argento al valor militare concessa “sul campo”, ma con il fisico logorato rientrò<ref>Alla vigilia della partenza per l'Italia ricevette la visita del comandante del [[CSIR]], generale [[Giovanni Messe]], che lo elogiò personalmente per la brillante difesa di Malo Orlowka.</ref> in [[Italia]] il 13 marzo del [[1942]].<ref name=M9p19>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 19}}</ref>
 
Il 16 luglio<ref name=M9p20>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 20}}</ref> dello stesso anno assunse il comando della 63ª Legione CC.NN. "Tagliamento",<ref name=R0p215/> che il 2 maggio [[1943]], data in cui fu promosso Console comandante, divenne Gruppo battaglioni CC..NN. "Tagliamento",<ref name=F0p4>{{Cita|Franci, Girolimetto, Minucci Teoni, Persiani 2010|p. 4}}</ref> assegnato alla [[1ª Divisione corazzata "M"]].<ref name=F0p4/> La [[Caduta del fascismo|caduta del regime fascista]], avvenuta il 25 luglio, lo sorprese a [[TrivignanoTrevignano Romano]],<ref name=M9p20/> vicino alla [[Roma|Capitale]].<ref name=F0p4/> Rimasto fedele al [[Governo Badoglio I|governo Badoglio]], fu lasciato al comando della sua unità, incorporata nel frattempo come reggimento all'interno della 136ª Divisione Corazzata "Centauro II",<ref name=F0p4/> e il 19 agosto 1943 gli fu riconosciuto il grado di [[Colonnello]] in s.p.e.<ref name=F0p4/> Mantenne l'incarico fino all'8 settembre 1943,<ref name=M9p20/> data dell'[[armistizio di Cassibile]] con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|anglo-americani]].<ref name=M9p20/>
 
Dopo la proclamazione dell'armistizio ottenne dal generale [[Albert Kesselring]]<ref name=F0p4/> il ritorno della sua unità in [[Friuli]], dove venne sciolta. Dopo un colloquio con [[Benito Mussolini]],<ref name=M9p21>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 21}}</ref> avvenuto nel mese di ottobre,<ref name=M9p21/> aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]],<ref name=M9p21/> ricostituendo il disciolto [[8º Reggimento Alpini]] con il nome di [[Reggimento Alpini Tagliamento|Reggimento Alpini "Tagliamento"]],<ref name=R0p216>{{Cita|Rocco 2000|p. 216}}</ref> inserito all'interno dell'[[Esercito Nazionale Repubblicano]] al comando del [[Maresciallo d'Italia]] [[Rodolfo Graziani]].<ref name=M9p22>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 22}}</ref> L'unità venne impegnata nella difesa del Friuli dai [[partigiani]] [[Slovenia|sloveni]], che miravano ad annettere la Piccola Patria alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]].