Innocenzo Fraccaroli: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque da Andrea, modesto possidente terriero, e da Aquilina Fagiuoli. Intorno al 1818 la famiglia si trasferì a Parona all'Adige. Fraccaroli venne affidato per qualche tempo alla bottega di un intagliatore di Verona e iniziò a realizzare lavori di carattere decorativo e plastico. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di [[Venezia]], nel [[1829]] risulta vincitore del gran premio di scultura dell'[[Accademia di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]]. Il successo ottenuto gli permette di perfezionare gli studi a Roma dal [[1830]] al [[1835]], dove conosce e frequenta alcuni dei maggiori scultori dell'epoca, tra i quali [[Bertel Thorvaldsen]] e [[Pietro Tenerani]]. Rientrato a [[Milano]] nel [[1836]], dopo un breve soggiorno veronese, nel corso degli anni Quaranta si dedica agli abituali soggetti di ispirazione mitologica e alla ritrattistica, impiegando un linguaggio di severa ascendenza neoclassica ma con una un'inedita intensità espressiva. Tra le opere del 1848 ricordiamo l'altare della chiesa di S.Bonifacio e "Gli Angeli" della chiesa di Parona di Valpolicella, in cui già da giovanissimo aveva intagliato un Crocefisso ligneo lavorando per varie committenze venete fino al 1857. Negli anni 40 anche [[Ferdinando I d'Austria]] commissionò al Fraccaroli due statue per il [[Belvedere (Vienna)]]. Oggi l'opera "La strage degli innocenti" si può apprezzare al primo piano del [[Kunsthistorisches Museum]] di Vienna. Contemporaneamente era presente a tutte le Esposizioni di Belle Arti di [[Accademia di Brera|Brera]] e raggiunge la sua completa affermazione con la partecipazione alle Esposizioni Universali di [[Londra]] del [[1851]] e di [[Parigi]] del [[1855]]. All'interpretazione allegorica degli ideali risorgimentali, succede a partire dagli anni Cinquanta una produzione di opere scopertamente patriottiche. A partire dagli anni Sessanta l'attività dell'artista si dirada a causa degli insuccessi riportati nei principali concorsi per l'esecuzione di monumenti cittadini (in particolare il progetto per un monumento commemorativo dell'Indipendenza) – verosimilmente per il suo attardato linguaggio classicista &nbsp;– e per la mancata assegnazione della cattedra di Scultura all'[[Accademia di Brera]]. Nel 1867 si cimenta nel progetto di un avveniristico ponte girevole, poi non realizzato, che avrebbe dovuto collegare la via Montebello con il Naviglio di San Marco a Milano.<ref>{{Cita libro
|titolo = Progetto di un ponte girevole da costruirsi in Milano...
|autore = Innocenzo Fraccaroli
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{{portale|biografie|scultura}}
 
[[Categoria:Scultori legati a Verona]]
[[Categoria:Ufficiali dell'Ordine della Corona d'Italia]]