USS Indianapolis (CA-35): differenze tra le versioni

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[[File:USS Indianapolis (CA-35) at the Mare Island Naval Shipyard on 19 April 1942 (19-N-29299).jpg|thumb|Il ponte della ''Indianapolis'' fotografato da terra dopo la revisione, al Navy Yard di [[Mare Island]] il 19 aprile [[1942]]. Notare in primo piano la [[ciminiera]], le catapulte ed un aereo [[Curtiss SOC Seagull]]. Sullo sfondo l'[[incrociatore leggero]] ''[[USS Raleigh (CL-7)]]''.]]
 
La ''Indianapolis'' tornò negli USA per riparazioni e modifiche presso il Mare Island Navy Yard. Dopo i lavori, la nave scortò un [[Convoglio navale|convoglio]] per l'[[Australia]], quindi si diresse verso il [[Oceano Pacifico|Pacifico]] settentrionale dove i Giapponesi nella [[Aleutine#Storia|Battaglia]] delle [[Isole Aleutine]] avevano messo in difficoltà gli Americani. I marinai furono costretti a combattere in condizioni precarie, per il [[temperatura|temperature]] [[freddo|freddo]], per la [[nebbia]] persistente ed imprevedibile, per la [[pioggia]] e l'[[acquaneve]] continue ed infine per le [[tempesta|tempeste]] improvvise con [[vento]] violento e mareggiate<ref name=dizionario/>.
 
Il 7 agosto, il gruppo di navi a cui la ''Indianapolis'' era aggregata trovò una breccia nella nebbia che proteggeva i giapponesi a [[Kiska]] e metteva in pericolo le navi sulle coste frastagliate e non del tutto mappate<ref>{{Cita|Salmaggi|7 agosto 1942|cronologia}}</ref>. I cannoni da 203&nbsp;mm della ''Indianapolis'' aprirono il fuoco insieme a quelli delle altre navi<ref name=dizionario/>. Anche se la nebbia riduceva la visuale, i [[Aereo da ricognizione|ricognitori]] decollati dalle portaerei riferirono di aver visto navi in affondamento nel porto ed incendi sulle installazioni di terra. L'attacco americano fu così improvviso che passarono 15 minuti prima che le batterie nemiche rispondessero al fuoco ed alcune di esse spararono verso il cielo credendo a un [[bombardamento|bombardamento aereo]]. La maggior parte delle batterie fu neutralizzata dalle navi. A questo punto intervennero alcuni [[sommergibile|sommergibili]] giapponesi, subito attaccati con [[Bomba di profondità|bombe di profondità]] dai cacciatorpediniere statunitensi. Un successivo attacco da parte di [[idrovolante|idrovolanti]] nipponici fu altrettanto inefficace. L'operazione fu considerata un successo nonostante vi fossero poche informazioni sui risultati a causa della nebbia. Essa dimostrò tra l'altro la necessità di tenere basi più vicine alle isole controllate dal nemico. Di conseguenza quello stesso mese la marina americana conquistò l'[[isola di Adak]] mettendo a disposizione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] un punto di appoggio per i mezzi di terra e per gli aerei molto più in là della catena che va da [[Dutch Harbor]] ad [[Unalaska (Alaska)|Unalaska]]<ref name=dizionario/>.