William Adams: differenze tra le versioni
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== La spedizione in Estremo Oriente ==
{{citazione|Sono nativo del [[Kent]], nato nella cittadina di [[Gillingham (Kent)|Gillingham]], a due miglia inglesi da [[Rochester (Regno Unito)|Rochester]] ad uno da [[Chatham (Regno Unito)|Chatham]], dove trovano posto le navi del Re; all'età di dodici anni sono stato portato a Londra, a Limehause, dove per i successivi dodici anni sono stato apprendista sotto Nicholas Diggins; io stesso in seguito ho servito come comandante e timoniere sulle navi di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Sua Maestà]]; per undici o dodici anni poi ho servito presso la Compagnia dei Mercanti di Barberia, fino a quando hanno avuto inizio traffici commerciali tra le Indie e i [[Repubblica delle Sette Province Unite|Paesi Bassi]], e in quei traffici ho visto l'opportunità di ampliare le conoscenze che Dio Onnipotente aveva voluto donarmi. Così, nell'Anno del Signore [[1598]], sono stato ingaggiato con il ruolo di Primo Timoniere in una flotta di cinque navi allestita per conto della [[Compagnia Inglese delle Indie Orientali]] [...]|Da una lettera di William Adams datata 1611}}
[[File:LiefdeShip.jpg|thumb|left|
Affascinato dai traffici olandesi con l'estremo oriente, all'età di 34 anni Adams si unì alla ''voorcompagnie'' (futura [[Compagnia Olandese delle Indie Orientali]]), per conto della quale, con il grado di primo timoniere, nel 1598 assieme al fratello Thomas lasciò l'isola di [[Texel]] a bordo di una flotta di cinque navi mercantili (il ''Blijde Bootschap'', il ''Trouwe'', il ''T Gelooue'', il ''Liefde'' e lo ''Hoope'') diretta in Perù, con le direttive da parte dei committenti di fare vela per il Giappone solo in caso di necessità.<ref>''Recollections of Japan'', [[Hendrik Doeff]]<!--, pXX--></ref>
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Venuto a sapere della fede protestante, e quindi non interessata a opere missionarie, dei nuovi arrivati, Ieyasu volle incontrare personalmente Adams; gli incontri avvennero tra il maggio e il giugno del 1600, e il loro contenuto venne successivamente redatto dallo stesso Adams nelle sue corpose memorie autobiografiche:
[[File:William adams vanderaa.png
{{citazione|Fui portato al cospetto del re, che si rivelò incredibilmente gentile, e mi accolse con favore. Mi fece molte domande e richieste, ma riuscii a rispondere solo ad alcune di esse. Così, egli fece chiamare un uomo che parlava portoghese, cosicché potessimo capirci. Tramite lui, il re mi chiese chi fossimo, da dove venissimo e perché fossimo venuti a trovarci in un luogo così lontano da casa. Così gli dissi il nome del mio Paese, che la nostra patria aveva cercato lungamente di raggiungere le Indie Orientali, e che desideravamo di essere amici nel commercio con tutti i re e i potenti di quelle terre, giacché abbondavamo di merci sconosciute che in quella terra non esistevano... Così egli mi chiese "Ci sono guerre nel tuo Paese?", ed io gli risposi "Sì, siamo in guerra con la Spagna e il Portogallo, mentre siamo amici degli altri Paesi". Inoltre, mi chiese "In quale Dio credi?", ed io risposi "In Dio onnipotente creatore del cielo e della terra". E mi fece molte altre domande, sulla religione e su tante altre cose: per esempio, come fossimo arrivati fino a lì. Io avevo con me una carta del mondo, così gli mostrai il tragitto che avevamo percorso, attraverso lo [[Stretto di Magellano]]. Al che egli rimase stupefatto, pensando ch'io stessi mentendo. Tra una cosa e l'altra, rimasi con lui fin'oltre mezzanotte.|Da una lettera spedita da William Adams a sua moglie in Inghilterra<ref name="letter">[https://archive.org/details/letterswrittenby00mura ''Letters Written by the English Residents in Japan, 1611-1623, with Other Documents on the English Trading Settlement in Japan in the Seventeenth Century''], N. Murakami and K. Murakawa, eds., Tokyo: The Sankosha, 1900, pp. 23-24.</ref>}}
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== L'arrivo della Compagnia delle Indie ==
[[File:Dutch-Japanese trading pass 1609.jpg|thumb|left
Nello stesso anno, il 1604, in cui Adams iniziava la costruzione delle navi occidentali per conto di Ieyasu, lo shogun inviò il comandante della ''Liefte'', [[Jacob Quaeckernaeck]], a [[Pattani]] a bordo di una [[nave shuinsen]] per prendere contatto con la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, che vi si era stabilita nel 1602 impiantandovi una propria filiale, il tutto al fine di rompere il monopolio portoghese sul Giappone e in questo modo infliggere un duro colpo al proselitismo religioso dei missionari.
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== Morte ==
[[File:MiuraAnjinNoHaka.jpg|thumb|
William Adams morì il 16 maggio 1620 a Hirado, all'età di 55 anni. Venne sepolto a [[Nagasaki]], dove tuttora si trova una stele commemorativa a lui dedicata.
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