MIM-14 Nike Hercules: differenze tra le versioni

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La capacità del missile Hercules di portare anche una testata nucleare e l’adozione da parte dell’A.M. di tale armamento ''speciale'' nel ruolo superficie-aria, fece sì che sette Gruppi IT (57°, 58°, [[67º Gruppo intercettori teleguidati]], [[72º Gruppo I.T.]], [[79º Gruppo I.T.]], 80° e 81°) dal marzo 1965 acquisirono la capacità nucleare ospitando, fino agli anni ottanta, nelle proprie strutture i paritetici Detachment/Custodial Team dell’[[United States Army]] (USAAD) che facevano capo al 559th Artillery Group del Comando [[Southern European Task Force]] (SETAF) di Vicenza.
 
Piani militari segreti del [[Patto di Varsavia]], risalenti agli [[Anni 1960|anni sessanta]] e resi pubblici nel 2005, prevedevano un attacco all'Italia attraverso la neutrale [[Austria]] con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di [[Vienna]], [[Monaco di Baviera]], [[Innsbruck]], [[Venezia]], [[Padova]], [[Vicenza]], [[Verona]], [[Ghedi]] e [[Piacenza]]. Le truppe russe-ungheresi consistenti in 7 divisioni motorizzate, 3 divisioni corazzate, 38 lanciamissili, 214 aerei da combattimento, 121 caccia, 24 aerei da ricognizione e 25 bombardieri con armi atomiche prevedevano di occupare il Nord Italia, attraverso le linee di penetrazione di [[Tarvisio]] e della [[Val Camonica]], raggiungendo [[Brescia]] e [[Bologna]] in 13 giorni di combattimenti attestandosi poi saldamente sull'Appennino tosco-emiliano.<ref>lberto Flores D'Arcais, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/14/la-bomba-atomica-su-vienna-venezia.html Alberto Flores D'Arcais, ''La bomba atomica su Vienna e Venezia]'', articolo del quotidiano Repubblica del 14 maggio 2005].</ref>
 
Lo schieramento era così articolato: