Eduard Bernstein: differenze tra le versioni

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Trasferitosi a [[Londra]], vi soggiornò dal [[1888]] al [[1901]] conoscendo così il coautore del [[Manifesto del partito comunista]], il tedesco [[Friedrich Engels]], e approfondendo la conoscenza delle teorie sulla società ed economia [[capitalismo|capitalista]] e sull'avvento del [[comunismo]] sviluppate da Engels e da [[Karl Marx]]. Fu apprezzato da Engels, che ne elogiò la competenza economica in confronto alla pedanteria di [[Karl Kautsky]], e lo nominò proprio esecutore testamentario<ref name=Fetscher/>.
 
Nel 1891 Bernstein fu uno dei redattori del [[Programma di Erfurt]], di cui stese in particolare la seconda parte, quella pratica sui fini del partito<ref name=Salvadori>Massimo L. Salvadori, ''Kautsky e la rivoluzione socialista. 1880/1938'', Milano, Feltrinelli, 1976. pagg. 23-37</ref>, in cui si chiariva che il Partito intendeva perseguire i propri obiettivi attraverso la partecipazione politica legale piuttosto che attraverso l'attività rivoluzionaria.
Dopo la morte di [[Engels]] nel 1895 Bernstein rinnegò la prospettiva violenta dell'abbattimento del capitalismo e sviluppò una propria teoria [[revisionismo del marxismo|revisionista]] per la realizzazione del [[socialismo|regime socialista]], fondata su un approccio graduale e [[riformismo|riformista]] e non rivoluzionario, divenendo uno dei fondatori del revisionismo in chiave [[marxismo|marxista]]. A lui si ispira la dottrina del [[Bernsteinismo]] della socialdemocrazia tedesca fautrice del [[revisionismo]].
 
Dopo la morte di [[Engels]] nel 1895 Bernstein rinnegò la prospettiva violenta dell'abbattimento del capitalismo e sviluppò una propria teoria [[revisionismo del marxismo|revisionista]] per la realizzazione del [[socialismo|regime socialista]], fondata su un approccio graduale e [[riformismo|riformista]] e non rivoluzionario, divenendo uno dei fondatori del revisionismo in chiave [[marxismo|marxista]]. A lui si ispira la dottrina del [[Bernsteinismo]] della socialdemocrazia tedesca fautrice del [[revisionismo]].
 
Membro del [[Reichstag (istituzione)|Reichstag]] dal [[1902]] al [[1928]], partecipò attivamente alla revisione teorica della SPD attraverso il determinante contributo alla elaborazione del ''Programma di Görlitz'' nel 1921.