Ars et Labor Ferrara: differenze tra le versioni

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=== Gli anni 1950 ===
==== L'approdo in Serie A ====
[[File:Spal 1952-53.jpg|thumb|left|Formazione dellaLa SPAL all'esordioche nelpartecipò al proprio secondo campionato di Serie A a girone unico, stagione [[Serie A 1951-1952|1951-1953|1952-1953]].]]
 
Nel [[Serie B 1950-1951|1950-1951]] la SPAL allenata da [[Antonio Janni]] e guidata in campo dal capitano [[Giovanni Emiliani]] vinse il campionato di [[Serie B]], accedendo per la prima volta alla [[Serie A]] a girone unico. La formazione-tipo di quell'anno era composta da: [[Renato Bertocchi|Bertocchi]], [[Raffaele Guaita|Guaita]], [[Alessandro Carlini|Carlini]], [[Giovanni Emiliani|Emiliani]], [[Giuseppe Macchi|Macchi]], [[Fulvio Nesti|Nesti]], [[Silvano Trevisani|Trevisani]], [[Goffredo Colombi|Colombi]], [[Aldo Biagiotti|Biagiotti]], [[Niels Bennike|Bennike]] e [[Alberto Fontanesi|Fontanesi]], cui si aggiungevano anche [[Renato Dini|Dini]], [[Plinio Patuelli|Patuelli]] e [[Enzo Rosignoli|Rosignoli]].<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 13-15}}</ref> L'anno della promozione coincise inoltre con l'inaugurazione del rinnovato [[Stadio Paolo Mazza|stadio Comunale]], ricostruito completamente in sostituzione del vecchio impianto risalente al 1928. La [[Serie A 1951-1952|stagione di esordio nella Serie A]] si concluse con il nono posto in classifica.
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==== La prima retrocessione e il ritorno in Serie A ====
[[File:Spal 1962-63.jpg|thumb|left|La prima SPAL in maglia a righe bianco-azzurre, stagione [[Serie A 19631962-1964|1963|1962-19641963]].]]
 
Nel 1963,corso dopodel aver concluso ilcampionato [[Serie A 1962-1963|campionato1962-1963]], concluso all'ottavo posto (ottenendo anche la vetta solitaria della classifica per qualche giornata)<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 48-51}}</ref>, la SPAL modificò lo stile delle proprie maglie: le divise a tinta unita azzurra con maniche e colletto bianchi lasciarono il posto al motivo a strisce verticali bianche e azzurre.
 
Dopo tredici anni consecutivi in [[Serie A]] la formazione estense retrocedette in [[Serie B|serie cadetta]] nel [[Serie A 1963-1964|1964]], ove tuttavia rimase un solo anno: il terzo posto ottenuto nel campionato di [[Serie B 1964-1965]] le valse infatti l'immediata risalita nella massima serie. La formazione-tipo biancazzurra era composta da [[Eugenio Bruschini|Bruschini]], [[Gennaro Olivieri (calciatore)|Olivieri]], [[Gianfranco Bozzao|Bozzao]], [[Arturo Bertuccioli|Bertuccioli]], [[Roberto Ranzani|Ranzani]], [[Sergio Frascoli|Frascoli]], [[Dante Crippa|Crippa]], [[Osvaldo Bagnoli|Bagnoli]], [[Dario Cavallito|Cavallito]], [[Oscar Massei|Massei]] e [[Enrico Muzzio|Muzzio]]; con l'aggiunta di [[Gabriele Cantagallo|Cantagallo]], [[Sergio Cervato|Cervato]], [[Osvaldo Riva (calciatore)|Riva]], [[Costanzo Balleri|Balleri]], [[Luigi Pasetti|Pasetti]], [[Maurizio Moretti|Moretti]], [[Gianfranco De Bernardi|De Bernardi]], [[Bruno Onorato Fochesato|Fochesato]], [[Carlo Novelli|Novelli I]], [[Franco Pezzato|Pezzato]] e [[Fabio Capello|Capello]]. L'allenatore era [[Francesco Petagna]].<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 52-57}}</ref>
 
La SPAL militò in Serie A per altre tre stagioni, raggiungendo la salvezza nei campionatitornei [[Serie A 1965-1966|1965-1966]] e [[Serie A 1966-1967|1966-1967]]. Il centrocampista 21enne [[Fabio Capello]], acquistato cinque anni prima per 2 milioni di lire dai dilettanti del {{Calcio Pieris|N}}, venne ceduto nell'estate 1967 alla {{Calcio Roma|N}} per 260 milioni.
[[File:Spal 1964-65.jpg|thumb|La SPAL promossa in Serie A al termine del campionato [[Serie B 1964-1965|1964-1965]].]]
 
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[[File:Gradinata Spal anni '90.jpg|thumb|La gradinata del ''[[Stadio Paolo Mazza|Paolo Mazza]]'' colorata dalle bandiere spalline.]]
 
La ''Società Polisportiva Ars et Labor'' sin dalla propria fondazione ha adottato come colori sociali il [[bianco]] e l'[[azzurro]], mutuandoliricavati dallo stemma dei sacerdoti Salesiani.<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2013/11/03/matti_da_lega_pro_spal_dieci_cose_da_sapere.html|titolo=Dall'acronimo alla matricola: dieci cose da sapere sulla Spal|data=11 novembre 2013|accesso=19 aprile 2016}}</ref> L'unica eccezione a ciò si ebbe nel periodo a cavallo tra gli anni 1930 e 1940, durante il quale il club aveva cambiato denominazione in ''Associazione Calcio Ferrara'' e vestito i colori [[bianco]]-[[nero|neri]] del [[Ferrara|Comune di Ferrara]]. La tenuta di gioco della squadra dal [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] in avanti ha assunto la tinta unita azzurra con maniche, colletto e pantaloncini bianchi; venendo sostituita poi anel partirecorso dalldell'annata [[Società Polisportiva Ars et Labor 19631962-1964|1963|1962-19641963]] con il motivo bianco-azzurro a righe strette verticali e pantaloncini bianchi o talvolta azzurri.
[[File:Spal 1967-68.jpg|thumb|left|La SPAL della [[Serie A 1967-1968]], con la consueta divisa biancazzurra.]]