Enzo Bettiza: differenze tra le versioni
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Nel 1997, in seguito alle dimissioni di [[Vittorio Feltri]], [[Silvio Berlusconi]] gli offrì la direzione del ''[[il Giornale|Giornale]]'', ma Bettiza rifiutò: «[[Maurizio Belpietro|Belpietro]] mi spiegò che lui non sarebbe stato il mio vice ma direttore come me, sia pure non responsabile. A me le querele, a lui il potere, per conto di Berlusconi. Ovviamente, rinunciai. Non avrei mai potuto fare un foglio sotto padrone»<ref name=50mila/>. Dopo la rinuncia di Bettiza la direzione del quotidiano fu affidata a [[Mario Cervi]]<ref>{{Cita news|url=https://web.archive.org/web/20151023062828/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/06/Cervi_nuovo_direttore_del_Giornale_co_0_9712069249.shtml|titolo=Cervi nuovo direttore del "Giornale"|pubblicazione=Corriere della Sera|data=6 dicembre 1997|accesso=17 novembre 2015}}</ref>.
Bettiza fu tra i pochi intellettuali e giornalisti a offrire sostengo politico alla [[Lega Nord]], che nel 2010 rivelò di votare affermando che «discende dal Lombardo-Veneto asburgico. Gli antenati di Bossi sono Maria Teresa, Giuseppe II, il lato umano di Radetzky. Il suo antecedente è la buona amministrazione austriaca»
Padre di quattro figli con due signore del giornalismo, prima [[Ludina Barzini]] e poi [[Laura Laurenzi]]<ref
== Onorificenze ==
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